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Bimba di due anni uccisa dalla madre a Cisliano

Omicidio di Cisliano, il biglietto di Patrizia al suo avvocato: “Sono confusa, non ricordo nulla”

“Non parla. Sono riuscita a vederla solo per pochi minuti. Mi ha scritto un biglietto che mi ha mostrato durante la nostra unica videochiamata”. Così spiega a Fanpage.it Valentina Cristalli, uno dei due avvocati di Patrizia Coluzzi, la 41enne accusata di aver ucciso la figlia di due anni la sera del 7 marzo. La donna non parla ma al legala ha mostrato un biglietto con scritto: “Sono confusa e non ricorso nulla”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Non parla. Sono riuscita a vederla solo per pochi minuti durante una videochiamata. Mi ha scritto un biglietto che mi ha mostrato durante la nostra unica videochiamata. C'era scritto che è confusa e che non ricorda nulla". Così spiega a Fanpage.it Valentina Cristalli, uno dei due avvocati di Patrizia Coluzzi, la 41enne accusata di aver ucciso la figlia Edith di due anni la sera del 7 marzo. Per il legale non è ancora in grado di parlare tanto che il giudice per le indagini preliminari ha deciso di rinviare l'interrogatorio dopo che questa mattina, in collegamento con il carcere, la donna non ha risposto a nessuna delle domande. "È ancora in stato confusionale. Sono riuscita a mettermi in contatto con lei solo per 4 minuti con una videochiamata dal momento che la donna – come da prassi – è ora in quarantena e non posso incontrarla", continua a spiegare il legale. Poi aggiunge: "Durante la nostra breve chiamata è riuscita solo a scrivere un messaggio su un pezzo di carta che mi ha mostrato attraverso la camera del computer. C'era scritto che era confusa e che non ricorda nulla".

I legali hanno chiesto il trasferimento della donna ai domiciliari in una casa di cura

La donna è ora al carcere di San Vittore a Milano dove è seguita da uno psichiatra. Intanto i suoi due avvocati – il secondo legale è Ilenia Peotta – hanno chiesto che venga trasferita ai domiciliari in una casa di cura. Nella prossime ora infatti è attesa la decisione del giudice Carlo Ottone De Marchi sulla convalida del fermo e sulla custodia cautelare in carcere richiesta invece dal pubblico ministero di Pavia Stefano Ammendola. Patrizia Coluzzi è accusata di omicidio aggravato dal vincolo della discendenza.

Le indagini ora si stanno concentrando sul presente e passato della coppia. La notte dell'omicidio invece la donna ha sparso per la casa alcuni messaggi scritti su pezzi di carta: "Scusa piccola ma non potevo permettere che restassi nelle sue mani da sola", aveva scritto come ultimo messaggio alla figlia di 2 anni. La donna fa riferimento all'ex marito dal quale si stava separando. Tra moglie e marito i rapporti erano tesi: la donna aveva presentato tre denunce per maltrattamenti, ma il marito aveva risposto con una denuncia per calunnia. Secondo gli inquirenti, la 41enne avrebbe voluto vendicarsi in quanto il marito, padre della bimba di due anni, non voleva più proseguire la relazione con lei: "Un'azione terribile e incomprensibile – si legge nelle carte – attuata forse per colpire l'uomo nel suo punto più vulnerabile, la figlioletta alla quale era fortemente legato". Le indagini dei prossimi giorni potranno svelare tutti i particolari della vicenda. Di certo ora è che l'autopsia sul corpo della piccola ha confermato che Edith è morta per soffocamento. E da quella sera la donna non ha più parlato.

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