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Omicidio Bozzoli, il nipote di Mario si difende: “Sono innocente, non avevamo brutti rapporti”

Il nipote di Mario Bozzoli, Giacomo, è stato ascoltato in aula a Brescia durante il processo che lo vede unico imputato per la morte dello zio, sparito nel nulla nell’ottobre del 2015.
A cura di Francesco Loiacono
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È stato il giorno dell'udienza in aula per Giacomo Bozzoli, il nipote dell'imprenditore Mario, scomparso nel nulla nell'ottobre del 2015 dalla sua fonderia di Marcheno, nel Bresciano. Giacomo Bozzoli è l'unico imputato per la morte e l'occultamento del cadavere di Mario, il cui corpo però non è mai stato trovato. "Prima di iniziare voglio dire che dirò tutta la verità perché sono innocente. Dirò solo la verità", sono state le prime parole di Giacomo davanti alla Corte d'Assise di Brescia. Il nipote ha poi spiegato che, al contrario di ciò che hanno riferito altre persone, aveva un buon rapporto con lo zio, fratello del padre Adelio: "Tutti dicono che io e mio zio non avevamo buoni rapporti, ma chissà come mai nessuno ha mai visto litigare me e mio zio. Non c'è mai stata nessuna lite con mio zio, lo devo solo ringraziare perché mi ha insegnato a lavorare". E a proposito del motivo per il quale aveva salvato lo zio come "merda" sul cellulare ha spiegato: "È stata una bambinata ma non era associata a mio zio Mario, ma è quello che lui mi diceva quando pesava il materiale. Diceva che c'era dentro tanta merda".

Sono sei anni e due mesi che mi chiedo che fine abbia fatto mio zio

Su dove possa essere finito lo zio, che secondo gli inquirenti è stato ucciso per motivi economici legati alla gestione della fonderia di Marcheno – nel frattempo chiusa – il nipote ha detto: "Sono sei anni e due mesi che mi chiedo che fine abbia fatto mio zio. E non mi sono ancora dato una risposta". Giacomo Bozzoli ha detto agli inquirenti di aver pensato inizialmente a un malore o che lo zio potesse essere andato via per qualche giorno per motivi sentimentali, dal momento che "gli piacevano le donne". Ma ha anche detto di essere rimasto perplesso quando, pochi giorni dopo la scomparsa dello zio, venne trovato morto nei boschi di Ponte di Legno l'operaio Beppe Ghirardini, uno degli ultimi ad aver visto in vita l'imprenditore. Anche la morte di Ghirardini è avvolta dal mistero: la famiglia si è sempre opposta all'ipotesi che l'uomo, trovato con del cianuro nello stomaco, si sia suicidato.

Sulle accuse della ex fidanzata: Ha visto un film

Una parte della deposizione di Giacomo Bozzoli è stata poi rivolta alle accuse mosse nei suoi confronti dalla sua ex fidanzata, Jessica Gambarini, e dalla moglie di Mario Bozzoli: "La denuncia che ha fatto mia zia il giorno dopo è ignobile – ha detto Giacomo – Ha puntato il dito contro di me e la mia famiglia. Non so spiegare perché. Sono entrato in caserma alle 15.30 e sono uscito alle 21.30 e c'erano fuori ad aspettarmi la mia compagna e mio figlio". In merito alle accuse della sua ex fidanzata, che ha riferito agli inquirenti di un presunto piano di Giacomo per uccidere lo zio, il nipote dell'imprenditore ha commentato: "Per me lei ha visto un film su Sky. Ha detto un sacco di stupidaggini. Aspettava quel momento per farmi del male e rovinarmi la vita. Ha detto che facevo la roulette russa con lei – ha aggiunto Giacomo – ma uno che fa una cosa del genere è da rinchiudere in manicomio".

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