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Omicidio a Sesto San Giovanni, i primi esiti dell’autopsia sul corpo del 60enne: ucciso con più di 20 coltellate

Sono arrivati i primi esiti dell’autopsia sul corpo del 60enne trovato carbonizzato in un appartamento di Sesto San Giovanni: l’uomo è stato ucciso con 20 coltellate prima che il cadavere fosse dato alle fiamme. Gli investigatori sono ancora al lavoro per risalire all’identità della vittima e individuare il presunto omicida.
A cura di Alice De Luca
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É stato ucciso con più di 20 coltellate prima che il suo corpo fosse dato alle fiamme: sono questi i primi risultati dell'autopsia eseguita sul cadavere del 60enne che mercoledì all'alba è stato trovato semi carbonizzato in un appartamento di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano. Della vittima per il momento si sa solo che potrebbe essere di nazionalità italo-turca, ma la sua identità rimane ancora ignota, così come quella del presunto omicida. Gli investigatori sono al lavoro per capire chi possa essere l'uomo ucciso, le cui impronte digitali non hanno trovato riscontro in nessun database.

Il corpo dell'uomo è stato trovato attorno alle 3:15 di mercoledì dai vigili del fuoco, intervenuti per un incendio in un appartamento al piano terra di un palazzo di 4 livelli in via Fogagnolo 130, a Sesto San Giovanni. Dopo aver fatto evacuare il condominio, i pompieri sono entrati in casa e hanno trovato il cadavere del 60enne sul letto semicarbonizzato e con ferite di arma da taglio. L'appartamento risulta essere in affitto a uno studente fuori sede di 20 anni che studia all'università Bicocca. Al momento, però, il ragazzo non si troverebbe a Milano ma nella sua città d'origine per trascorrere le vacanze estive con la famiglia. Non è ancora chiaro che tipo di legame ci fosse tra il giovane e il 60enne.

Gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e svolgeranno un nuovo sopralluogo nell'appartamento per cercare il telefono della vittima. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, l'omicida, forse un conoscente a cui il 60enne ha aperto la porta, potrebbe aver ucciso l'uomo e poi aver appiccato l'incendio nel tentativo di eliminare eventuali indizi a suo carico.

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