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Occupata la piscina Argelati a Milano, tra Municipio 6 e Fratelli d’Italia scoppia la polemica: cos’è successo

Nei giorni scorsi la piscina Argelati di Milano è stata occupata da un gruppo di manifestanti. Da allora è polemica tra i consiglieri del Municipio 6 e Fratelli d’Italia. Ecco cosa sta succedendo.
A cura di Giulia Ghirardi
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"Ci stupisce che Fratelli d’Italia si attivi solo ora, peraltro dopo essere stato l’unico gruppo a votare contro i nostri documenti per l'Argelati. Incommentabili". A parlare sono Francesco Fumagalli e Niccolò Libero Orlando, Presidente e Vicepresidente della Commissione Sport del Municipio 6, nonché promotori della richiesta ufficiale alla Giunta per la riqualificazione della piscina comunale dell'Argelati. Per questo, "sentiamo il dovere di fare chiarezza sulla questione" rispetto ai fatti accaduti negli ultimi giorni.

Ma facciamo un passo indietro. A Milano ci sono soltanto tre piscine comunali all’aperto per un milione e mezzo di abitanti. L'Argelati, situata nel Municipio 6, fa parte di quelle attualmente chiuse. "Lo è da due anni", spiegano i consiglieri. Da allora, attraverso delibere di Giunta, ordini del giorno approvati in Consiglio e continue interlocuzioni con l’Assessorato centrale, "abbiamo chiesto interventi urgenti, stanziamenti certi e tempi concreti per restituire a Milano un impianto storico e fondamentale per il nostro territorio".

Al momento, però, almeno stando a quanto riferito dall'assessora allo Sport Martina Riva, servirebbero all'incirca venti milioni di euro per riaprire la piscina entro il 2030 a guida pubblica e tariffe accessibili per tutti i residenti. Dunque, 5 anni di attesa: troppi per i manifestanti che nei giorni scorsi hanno deciso di occupare l'Argelati.

L'occupazione dell'Argelati di Milano

Aspettando la tanto attesa riapertura, la piscina del Municipio 6 di Milano è stata occupata da un gruppo di manifestanti per protestare contro il fatto che "i beni pubblici che non producono immediatamente profitto in questa Milano arrogante e autocompiaciuta diventino un peso e un problema destinati a essere lasciati andare”, si legge sui canali social dei manifestanti. Proprio come – di fatto – è accaduto all'Argelati.

Subito dopo l'occupazione sono arrivate le prime segnalazioni. Tra loro anche quella di Omar Praticò, Consigliere del Municipio 6 di Milano (Fratelli d'Italia), che sulla sua pagina Facebook ha scritto: "Rimango basito anche di scoprire che all'interno dell'Argelati – chiusa da anni – vi sia ancora la corrente elettrica e altre utenze. Perché il Comune nonché il Municipio non ha provveduto a inibire le utenze e mettere in sicurezza l'area visto e considerato che il rischio di intrusione era alto?”.

Alle parole del consigliere rispondono Francesco Fumagalli e Niccolò Libero Orlando, Presidente e Vicepresidente della Commissione Sport del Municipio 6. "Ci stupisce che Fratelli d’Italia si attivi solo ora, peraltro dopo essere stato l’unico gruppo a votare contro i nostri documenti per l'Argelati. In casi come questo, i cittadini dovrebbero venire prima delle divisioni politiche".

Infatti, secondo Fumagalli e Orlando, le proteste di questi giorni nascerebbero da una frustrazione diversa, che ha radici profonde. "I cittadini chiedono attenzione allo sport pubblico, ma principalmente criticano una destra al governo che continua a trovare fondi per la spesa militare, mentre taglia sulla sanità, sul welfare, sui servizi pubblici. Criticano una Regione Lombardia che lascia le case vuote e le persone per strada. In questo contesto, le reazioni di Fratelli d’Italia appaiono, come spesso accade, più come annunci da campagna elettorale che come proposte concrete — anche di fronte al fallimento delle proprie scelte politiche. Incommentabili".

Al di là del dibattito politico, però, è evidente che l'Argelati costituisca un bene prezioso per la città, un servizio primario di welfare, soprattutto in quei contesti caratterizzati da maggiori disuguaglianze sociali, permettendo uno spazio di refrigerio nei mesi più caldi per tutti coloro che senza alternativa non possono allontanarsi dalla città. Dunque, l'augurio è che si riesca finalmente a trovare una quadra cosicché la piscina possa riaprire nel più breve tempo possibile.

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