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Nuovo stadio di San Siro

Nuovo stadio San Siro, Inter e Milan rimandano il dossier a metà giugno: le cause del nuovo ritardo

Milan e Inter presenteranno il dossier solo dopo aver incontrato il coordinatore individuato dal Comune, non prima di metà giugno. I documenti sono necessari per il dibattito pubblico. Intanto, si fa strada l’ipotesi Sesto.
A cura di Enrico Spaccini
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Il render della "Cattedrale" dello studio Populous
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Il nuovo stadio di Milano subisce un altro slittamento, l'ennesimo. Il dossier che Milan e Inter dovevano consegnare tra fine aprile e i primi giorni di maggio non arriverà prima di metà giugno. Si tratta del fascicolo con i documenti necessari per l'avvio del dibattito pubblico che le due società intendono consegnare solo dopo aver incontrato il coordinatore del dibattito. In questo modo avrebbero la possibilità di modificarlo già in base alle sue richieste.

I problemi del dibattito

Il coordinatore sarà individuato dal Comune di Milano entro la prossima settimana, ma non sarà in carica fino all'approvazione del bilancio preventivo. Atteso per la fine di maggio, in questo momento vede congelati i 200 milioni di spesa che, di fatto, blocca anche le attività del coordinatore. Nel frattempo, il Comitato "Sì Meazza", impegnato nel difendere la Scala del calcio dall'abbattimento, ha annunciato una nuova assemblea pubblica per il 28 maggio al cinema Anteo. "Siamo a un punto di svolta – scrive su Facebook – occorrono nuove iniziative per far andare avanti la salvaguardia e l'ammodernamento dello stadio Meazza".

Le ipotesi sul tavolo

Le incognite sul futuro stadio di Milano restano comunque molte. Prima di tutto, c'è da chiarire la posizione del Milan. La cessione della società sembra ormai questione di giorni, potrebbe arrivare infatti poco dopo la chiusura del campionato. Bisognerà capire se il nuovo proprietario, che siano gli arabi di Investcorp o gli americani di RedBird, vorranno ancora costruire uno stadio condiviso con l'Inter o farne uno per sé. Se questa seconda ipotesi è ritenuta "fantasiosa" da entrambe le parti, sembra più concreta l'idea di abbandonare il quartiere di San Siro e traslocare a Sesto San Giovanni, periferia nord-est della città. Lo stesso presidente del Milan, Paolo Scaroni, ne ha parlato più volte confermando che a occuparsi della cosa c'è Beppe Bonomi, manager che in passato è stato amministratore delegato di Milano Sesto. Ovvero la società che si occupa della rigenerazione delle aree dell'ex acciaieria Falk, il luogo che potrebbe accogliere il progetto "Cattedrale" di Populous.

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