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Nuovo stadio a San Siro, al via il dibattito pubblico: 245mila euro e sei mesi per decidere

Nuovo stadio a San Siro, avviato il dibattito pubblico. Al Comune di Milano non costerà più di 245mila euro. Tutto dovrà finire entro sei mesi, a novembre 2022.
A cura di Enrico Spaccini
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Il dibattito pubblico sul nuovo stadio di Milano sta prendendo forma. Nella mattina di giovedì 14 aprile è stato pubblicato sull'albo pretorio del Comune il capitolato d'appalto per l'organizzazione. Costerà alle casse comunali non più di 245mila euro e durerà al massimo sei mesi, fino a novembre 2022. Come specifica il documento, ora il prossimo passo da compiere è quello di individuare un coordinatore del dibattito, dato che non ce ne sono di disponibili dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Le linee guida del dibattito

Dichiarato di pubblico interesse da una delibera di Palazzo Marino dello scorso 5 novembre, il dibattito sulla costrizione del nuovo stadio si svolgerà su linee guida ben definite. Il progetto in questione è quello elaborato dallo studio Populous, "La cattedrale", che prevede l'abbattimento dell'attuale stadio "Meazza" e la costruzione di un polo commerciale nell'area tra via Tesio, piazza Axum e piazzale dello Sport. Entro la scadenza dei sei mesi, il coordinatore dovrà predisporre e gestire un piano di comunicazione e informazione al pubblico, organizzare e moderare incontri e dibattiti (almeno quattro in presenza e quattro online) rivolti sia agli specialisti che a una platea generalista, curare la pubblicazione di un sito web dedicato alla documentazione consultabile da tutti e, infine, predisporre una relazione conclusiva.

Il progetto di fattibilità

Come specificato dal capitolato, i candidati al ruolo di coordinatore dovranno presentare alla commissione esaminatrice un progetto che illustri le principali tappe del dibattito pubblico, compreso di calendario degli incontri, e i temi da trattare con particolare attenzione alle tematiche più conflittuali del Progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) e dell'intervento in generale. Per quanto riguarda il Pfte, Inter e Milan hanno confermato attraverso una lettera trasmessa al Comune a fine marzo che "è in corso di predisposizione di una relazione di aggiornamento". Al dibattito, quindi, non si parlerà dello studio definitivo ma di un disegno di massima che coinvolgerà tutta l'area intorno all'attuale "Meazza".

Nuovo stadio "sì", nuovo stadio "no"

Per il fronte del "sì", si è fatto sentire con una nota il capogruppo di Forza Italia Milano, Alessandro De Chirico. "Dai primi di giugno saremo tutti chiamati a dare il nostro contributo propositivo affinché emergano le tante voci di chi pensa che l'investimento di Milan e Inter sia una grande opportunità per Milano", scrive senza risparmiare critiche al fronte del "no" definendo chi si oppone al nuovo progetto: "Ecotalebani". Qualche giorno fa, invece, Carlo Monguzzi di Europa Verde ha ribadito come ancora non si sia capito "cosa veramente vogliono fare Inter e Milan, perché al momento non è ancora chiaro". Tra i "no", anche quello di Luigi Corbani vicesindaco negli anni '90. "Un progetto non c'è, ci sono solo i rendering", fa notare: "È assurdo che si discuta di questo".

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