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Nuovo stadio di San Siro

Nuovo stadio del Milan, spunta un’alternativa a San Donato: Sala lo vuole a Calvairate

La proposta lunedì scorso davanti ai capigruppo: si tratta di una vasta area di proprietà della Sanitaria Ceschina in viale Puglie, zona Sud-Est della città, che attualmente ospita il tendone del Cirque du Soleil e il mercatino abusivo delle pulci.
A cura di Francesca Del Boca
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Lo stadio San Siro
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L'addio all'ipotesi ex ippodromo La Maura, ormai, è praticamente una certezza. Dove si farà dunque il nuovo stadio del Milan? Dopo le proposte di San Donato Milanese (al momento strada più gettonata) e Sesto San Giovanni, a smuovere le acque arriva un'altra idea.

A lanciarla è il sindaco di Milano Beppe Sala durante l'ultimo consiglio comunale di lunedì scorso: si tratta di una vasta area in viale Puglie a Calvairate, zona Sud-Est della città, nel terreno oggi di proprietà della Sanitaria Ceschina che attualmente ospita il tendone del Cirque du Soleil e il mercatino abusivo delle pulci. A due passi dall'ex Macello di viale Molise, al centro di un progetto di riqualificazione di Reinventing Cities, e i futuri giardini di Porta Vittoria che ospiteranno la Biblioteca Europea.

L'ipotesi stadio a San Donato Milanese

Una superficie "un po' piccolina", secondo il primo cittadino, ma allo stesso tempo adatta a ospitare l'eventuale nuova struttura dei rossoneri, che nel frattempo stanno vagliando tutte le ipotesi possibili. Tutte e di più, dal momento che quella di viale Puglie a Milano, area da poco individuata dall'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi, è già la quarta in campo. Ancora restano aperte infatti le partite su Sesto San Giovanni (nella zona dell'ex area Falck) e, soprattutto, su San Donato Milanese.

Del resto era proprio quest'ultima, fino a poco tempo fa, la strada più plausibile. L'area interessata, in questo caso, sarebbe quella compresa tra l'autostrada A1 e la tangenziale Est, adiacente alla fermata del passante ferroviario che collega Lodi al centro di Milano. I vantaggi? La posizione strategica, comoda e ben collegata, e la recente approvazione in Comune di un piano di sviluppo che prevede proprio la destinazione del terreno a centro sportivo.

"Nelle scorse settimane è giunta all'Amministrazione Comunale la richiesta di disponibilità a valutare un progetto alternativo che, senza modificare le quantità edificabili già previste sull’area, prevede la costruzione dello stadio dell’A.C. Milan", ha fatto sapere il sindaco Francesco Squeri. "L’Amministrazione Comunale si è resa disponibile ad aprire un tavolo per la valutazione del progetto, ma solo quando la proposta si concretizzerà corredata dalla relativa documentazione". Tutto fermo, insomma.

Il vecchio stadio Meazza

Il Comune, intanto, attende lumi dalle due squadre milanesi. Che ancora peraltro non hanno chiuso l'annosa questione nuovo San Siro, progetto che dopo dieci anni di discussioni sembra essere sparito nel nulla. Ma che ormai può probabilmente essere considerato carta straccia, visto che da tempo ormai non se ne fa neanche più menzione: in particolare, è il club rossonero a scalciare per trovare una soluzione in solitaria. Che sia San Donato o Milano.

Ipotesi, la prima, che il sindaco Sala vuole evitare. "Volete che le squadre vadano a Sesto San Giovanni o a San Donato Milanese? Ditelo", ha sbottato ultimamente in Consiglio comunale, diviso tra le richieste di Inter e Milan e le proteste della politica. "Secondo me non è la soluzione giusta per Milano". E ancora, rivolgendosi alla maggioranza che l'ha apertamente criticato per la gestione della vicenda. "Le squadre vogliono fare uno stadio, e voi mi proponete solo di mettere a posto il vecchio San Siro: Inter e Milan non ci stanno, quante volte ve lo devo dire?".

Tutto andato a monte? Forse. A pesare come una spada di Damocle c'è il vincolo che la Soprintendenza potrebbe mettere sul secondo anello del Meazza entro il 2025. Una decisione che la soprintendente Emanuela Carpani dovrebbe assumere entro un paio di mesi, e che potrebbe – di nuovo – cambiare le carte in tavola.

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