Muore a 18 anni in un’azienda agricola di Lodi, chiesto il processo per il titolare: l’accusa è di omicidio colposo

La Procura di Lodi ha chiuso le indagini sull'incidente che il 20 giugno del 2024 ha portato alla morte di Pierpaolo Bodini. Stando a quanto ricostruito, il 18enne stava lavorando a una seminatrice in un'azienda agricola di Brembio (in provincia di Lodi) quando il braccio meccanico si è mosso e lo ha schiacciato, uccidendolo sul colpo. A un anno di distanza, il procuratore Maurizio Romanelli ha chiesto il rinvio a giudizio del titolare dell'azienda, un imprenditore di 60 anni.
L'incidente era avvenuto poco prima delle 10 del 20 giugno 2024 in un'azienda agricola di via Cavour a Brembio. Bodini aveva studiato all'istituto Agrario di Codogno, ma aveva deciso di lasciare la scuola per andare a fare il lavoro che sognava da tempo. Quella mattina il 18enne stava cercando di riattivare la seminatrice insieme a un collega quando il braccio meccanico si è mosso e lo ha schiacciato.
Secondo la Procura, Bodini non disponeva di alcuna misura di sicurezza attiva. Come riportato dal Corriere della Sera, il 18enne aveva sì ricevuto una formazione certificata da una realtà esterna all'azienda agricola, ma al momento dell'incidente non sarebbe stato protetto in alcun modo.
Per questo motivo, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell'imprenditore 60enne titolare dell'azienda agricola in cui è avvenuto l'incidente. L'accusa è di omicidio colposo. All'udienza preliminare, gli avvocati della difesa potrebbero chiedere un rito alternativo per il loro assistito, in modo tale da consentirgli l'accesso a uno sconto nell'eventuale pena. Al momento, pare che la famiglia del ragazzo abbia scelto di non costituirsi parte civile.