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Morto in carcere Vito Marino, condannato all’ergastolo per la strage di Brescia del 2006

È morto in carcere a Torino Vito Marino, il 55enne condannato in via definitiva all’ergastolo per la strage di Brescia del 2006, dove vennero uccisi l’imprenditore Angelo Cottarelli, la moglie e il figlio di 17 anni. Il suo corpo è stato trovato privo di vita dagli agenti della penitenziaria nella sua cella. La Procura ha disposto l’autopsia.
A cura di Filippo M. Capra
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Vito Marino è morto. L'uomo, 55 anni, figlio del boss Girolamo detto "Monno u nano", è deceduto nel carcere di Torino dove stava scontando una condanna all'ergastolo per la strage di Brescia avvenuta nel 2006. In quell'occasione, vennero uccisi l'imprenditore Angelo Cottarelli, la moglie e il figlio di appena diciassette anni. Sul banco degli imputati per il triplice omicidio anche il cugino della vittima, Salvatore Marino, per cui è in corso il quarto processo d'appello. Per far luce sulla morte di Marino la Procura di Torino ha disposto l'autopsia sul suo cadavere, rinvenuto dagli agenti della penitenziaria nella sua cella.

La strage di Brescia a Urago Mella: morti l'imprenditore Cottarelli, moglie e figlio

La strage che si è consumata a Urago Mella, nel Bresciano, nel 2006, è uno degli omicidi più efferati della storia della provincia. Il triplice omicidio si è consumato il 28 agosto. A morire per primi sono stati la moglie, Marzenna Topor, di 41 anni, e il figlio Luca Cottarelli, appena diciassettenne, uccisi con una pistolettata in fronte. Poi è stata la volta di Angelo, capofamiglia e imprenditore che, successivamente si è scoperto essere in affari poco chiari con i suoi carnefici. L'imprenditore, insieme alla sua famiglia, è stato legato con delle fascette da elettricista. I suoi assassini gli hanno chiesto conto della scomparsa di molti soldi. Alla fine, dopo aver ucciso moglie e figlio, anche Angelo è stato ammazzato, con una coltellata al collo che lo ha portato al decesso poco dopo l'arrivo in ospedale. Dopo quindici anni di processi, si ha ancora una verità parziale. Vito Marino era però stato condannato in via definitiva all'ergastolo.

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