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Moratti: “La situazione epidemiologica in Lombardia resta seria, ma monitorata”

Durante la visita all’Unità Mobile dell’ospedale di Desio (Monza e Brianza), la vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha detto che la situazione epidemiologica in Lombardia resta seria, ma monitorata.
A cura di Ilaria Quattrone
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La vicepresidente Letizia Moratti in visita all'ospedale di Desio
La vicepresidente Letizia Moratti in visita all'ospedale di Desio

"La situazione epidemiologica in Lombardia resta seria, ma monitorata": ad affermarlo è la vicepresidente e assessora al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti. Nella giornata di oggi, domenica 26 dicembre, la vicepresidente ha visitato l'ospedale di Desio, in provincia di Monza e Brianza. L'assessora ha potuto valutare l'andamento dell'Unità Mobile creata dall'Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia.

L'Unità Mobile a Desio

L'Unità ha l'obiettivo di supportare le attività di Pronto Soccorso necessarie per lo screening del Covid-19. L'idea prevede la creazione di un pre-triage: il progetto sperimentale ha il compito di alleggerire la pressione dei pronto soccorso che, negli ultimi giorni, ha visto crescere l'accesso di pazienti. A Monza e a Desio infatti si sono registrate almeno 12o accessi. Con l'Unità Mobile si evita quindi di riempire le strutture fondamentali per le situazioni di emergenza. In questo contesto, Moratti ha sostenuto che – considerata la situazione epidemiologica della Lombardia – strutture come queste aiutano "a non gravare un sistema già sotto pressione. Ne approfitto proprio per ringraziare ancora medici, infermieri, volontari e tutti i cittadini lombardi per il loro senso civico".

Il bollettino di ieri della Lombardia

Intanto continuano ad aumentare i contagi in Lombardia: l'ultimo bollettino – diramato ieri, sabato 25 dicembre – registrava oltre 17mila contagi Covid su 220.284 tamponi. Oltre ai contagi, sono aumentati anche i decessi e i ricoveri sia nei reparti ordinari che in terapia intensiva. In particolare si sono registrati 38 morti (il giorno prima erano stati 28), 1.401 pazienti ricoverati nei reparti ordinari e 178 in terapia intensiva.

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