Scarcerato il poliziotto che ha investito e ucciso il 25enne Matteo Barone mentre attraversava sulle strisce

È stato scarcerato Giusto Chiacchio, il poliziotto di 26 anni (libero dal servizio) che sabato mattina ha investito e ucciso Matteo Barone, 25 anni, mentre attraversava sulle strisce all'altezza di viale Porpora a Milano, tra Lambrate e Casoretto.
Il gip di Milano, Roberto Crepaldi, ha convalidato l'arresto per omicidio stradale ma non ha disposto alcuna misura cautelare per Chiacchio, assistito dall'avvocato Giuseppe De Lalla. La Procura, con il pm Maurizio Ascione, ne chiedeva la custodia cautelare in carcere.
L'incidente è avvenuto tra via Ingegnoli e via Porpora a Milano, all'alba di sabato 6 settembre. In quel momento il poliziotto, in forze al commissariato Garibaldi-Venezia, era fuori servizio e guidava la sua auto privata. Sottoposto poi come da prassi al test alcolemico dopo aver travolto Matteo Barone, giovane toscano a Milano con il sogno di diventare un cantante trap, è risultato positivo con 0,63 grammi di alcol per litro di sangue. Per questo motivo, d'intesa con il pm di turno Maurizio Ascione, gli agenti della polizia locale lo avevano arrestato con l'accusa di omicidio stradale aggravato e condotto in carcere a Bollate.
"È molto scosso per la morte di Matteo Barone", ha intanto dichiarato l'avvocato Giuseppe De Lalla, legale del 26enne tornato libero oggi. "Ha risposto a tutte le domande, ha collaborato in tutti i modi, come osservato dal gip. Nell'immediatezza del fatto ha prestato i soccorsi e si è adoperato, come è addestrato a fare. Non ha nessun precedente specifico e ovviamente è incensurato". Il giudice, afferma ancora il difensore, ha per questi motivi "ritenuto del tutto inconsistente il pericolo di reiterazione del reato, ragione per la quale il pm aveva chiesto la custodia in carcere. Ma comunque, qualsiasi siano gli esiti delle indagini, nulla potrà in nessun caso far venire meno l'orrore della morte di Matteo Barone", la sua conclusione.