Milano, niente canone di occupazione suolo pubblico per le farmacie in cui si fanno i vaccini Covid

Le farmacie e gli altri luoghi, anche privati, dove saranno somministrati i vaccini anti Coronavirus non pagheranno il canone per l'occupazione di suolo pubblico a Milano. Lo ha deciso la giunta guidata da Beppe Sala, approvando una delibera per estendere l'esenzione del pagamento Cosap per tutti quei soggetti pubblici e privati autorizzati alla somministrazione di vaccini contro il Sars-CoV-2. "Rendere sempre più capillari in città i luoghi in cui ricevere i vaccini contro il Coronavirus è fondamentale, a maggior ragione con l'avvicinarsi della fase massiva della campagna vaccinale", hanno commentato in una nota la vice sindaco Anna Scavuzzo e l'assessore al Bilancio Roberto Tasca.
La sperimentazione nelle farmacie lombarde non è ancora partita
Per le farmacie l'esenzione dal canone per l'occupazione di suolo pubblico durerà per tutto l'anno in corso. Il 2021 è infatti il periodo che il governo ha individuato per la sperimentazione che coinvolge le farmacie: farmacisti formati potranno somministrare, su base volontaria, i vaccini contro il Covid. In Lombardia la sperimentazione non è ancora partita: "Spero che nell'arco di venti giorni si possa iniziare con le somministrazioni, ma dipende tutto dalla velocità con la quale arriveranno i vaccini", aveva detto alla fine di marzo a Fanpage.it la presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca.
La delibera approvata dovrà adesso passare al vaglio del Consiglio comunale. Se approvata, andrà a modificare l’articolo 31 del Regolamento per l’istituzione e la disciplina del Canone unico patrimoniale e del Canone di concessione dei mercati- sezione 1. La ratio della decisione è stata spiegata così da Scavuzzo e Tasca: "Sicuramente sono importanti i grandi centri, ma la diffusione di spazi più piccoli e di vicinato ha altrettanta importanza. Le farmacie sono ottime alleate, anche per il rapporto di fiducia che lega i cittadini ai propri farmacisti: il Comune è impegnato a favorire l'accesso ai vaccini in ogni modo, anche sostenendo gli operatori, azzerando gli oneri a loro carico e facilitando le procedure".