Milano, lega il rivale in amore a una sedia e lo picchia in diretta Instagram: 19enne arrestato

Un ragazzo di 19 anni è stato arrestato dalla polizia a Milano con accuse che vanno dalle lesioni al sequestro di persona. Lo scorso 20 luglio ha legato a una sedia e poi picchiato, in diretta Instagram, un ragazzo di poco più giovane, un 18enne, aggredito col pretesto di essere uscito con una ragazza minorenne che aveva avuto una relazione con l'aggressore. Ma in realtà le vessazioni del 19enne nei confronti del suo quasi coetaneo andavano avanti da tempo, come ha raccontato la stessa vittima, uno studente delle superiori, alla polizia. I due frequentavano la stessa compagnia, di cui il 19enne era a quanto pare il "capo". Con la complicità di un altro ragazzo 20enne, anch'egli arrestato, da mesi il giovane molestava e vessava il 18enne: una storia di bullismo, con minacce, piccoli furti e il tentativo di coinvolgere la vittima in reati più seri, come una rapina a un pusher.
La folle violenza ripresa e condivisa sui social
Proprio quest'ultimo rifiuto potrebbe essere il vero motivo dietro la folle aggressione avvenuta in diretta social. L'aggressore aveva detto alla vittima di recarsi a casa sua, spiegandogli di voler solo parlare. Ma una volta in casa il giovane in pochi minuti è stato legato a una sedia con la cinghia di una tapparella stretta pericolosamente attorno alla vita e al collo ed è stato poi pestato davanti all'obiettivo di un telefonino, che trasmetteva l'aggressione a tutti i contatti social dei due. Nel video l'aggressore ha minacciato di morte il giovane e la sua famiglia, intimandogli di non farsi più vedere in giro con la sua ex. Dopo questo episodio la giovane vittima ha deciso di ribellarsi e si è recato con la madre al commissariato di Scalo Romana, dove ha sporto denuncia.
Arrestato anche il complice dell'aggressore
L'aggressore del 18enne e il suo complice sono stati arrestati nei giorni scorsi al termine delle indagini della polizia e a seguito di un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Alessandra Clemente. Il 19enne è stato fermato a Forlì: era in possesso di alcuni cellulari rubati. Il suo complice è invece stato bloccato nella sua casa di Milano.