35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Milano, dopo il lockdown record di ingressi nell’Area C: intanto in città è allarme inquinamento

Nella ripresa post-lockdown i veicoli che entrano nel centro storico di Milano sono in crescita: circa cinquemila ingressi in più al giorno rispetto alla settimana scorsa, con un record raggiunto di 157.278 veicoli in transito lo scorso giovedì. I dati dell’Agenzia mobilità ambiente e territorio arrivano il giorno dopo la pubblicazione del report sulla qualità dell’aria di Legambiente che aveva bocciato Milano: in città per colpa dello smog ci sono circa 568 decessi in più all’anno.
A cura di Giorgia Venturini
35 CONDIVISIONI
Foto di repertorio
Foto di repertorio

Record di ingresso nell'Area C, zona a traffico limitato del centro di Milano, nel post-lockdown. Giovedì della scorsa settimana ai varchi del centro storico sono transitati ben 157.278 veicoli, ovvero 33mila auto e furgoni in più rispetto alla settimana precedente. Con una media di cinquemila ingressi in più al giorno. Una cifra, resa pubblica dall'Agenzia mobilità ambiente e territorio (Amat), che dimostra un traffico in forte aumento nonostante ancora molti lombardi siano in smart working. Dati che arrivano il giorno dopo la pubblicazione del report di Legambiente sulla qualità dell'aria e il giorno stesso in cui scattano le prime misure antismog lombarde previste dall'Accordo di bacino padano, anche se Regione Lombardia ha deciso di posticipare a gennaio 2021 il blocco dei diesel Euro 4.

Secondo i dati dell'associazione in difesa dell'ambiente la sola città di Milano conta 568 decessi in più all'anno causati da un biossido di azoto fuori controllo. Colpa dei veicoli diesel troppo inquinanti, eppure basterebbe che questi mezzi  "emettessero non più di quanto previsto dalle norme nell'uso reale per assicurarsi un inquinamento da NO2 entro i limiti sulla qualità dell'aria previsti dall'Unione Europea già nel 2018". In Lombardia, inoltre, resta valida la regole che in città viene superata la soglia del pm10 verranno fermati i veicoli diesel Euro 4 dopo quattro giorni di superamento, le aziende verranno invitate a fare lo smartworking e verrà vietato l'utilizzo di impianti di biomassa fino a tre stelle e il divieto di spandimento di liquami zootecnici.

Posticipato a gennaio 2021 la limitazione dei veicoli Euro 4 diesel

Resta posticipato a gennaio 2021 la limitazione dei veicoli Euro 4 diesel, che sarebbe dovuta partita all'inizio di ottobre secondo quanto previsto dall'accordo di bacino padano sottoscritto nel 2017. A convincere l'assessore all'Ambiente e clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, sullo slittamento sarebbero stati gli effetti causati dall'emergenza sanitaria, ovvero "la riduzione delle emissioni complessive rispetto all'ordinario dovuta al lockdown, il persistere dello stato di emergenza fino al 15 ottobre, l'incertezza economica, i vincoli legati all'uso del trasporto locale e la persistenza dello smartworking". Ma c'è di più: i proprietari di un veicolo benzina Euro 0 o diesel Euro 0,1, 2 e 3, costretti a fermarsi sei mesi all'anno, possono evitare lo stop applicando sui veicoli inquinati una scatola nera che si chiama "Move-in". Bisognerà rispettare solo un tetto massimo di percorrenza chilometrica annuale, calcolato in base alla tipologia e alla classe ambientale del veicolo. Intanto il Comune di Milano attiva delle nuove centraline antismog con una delibera approvata ieri: l'opera varrebbe 270mila euro per l'acquisto e l'attivazione di un sistema di sensori per il monitoraggio atmosferico urbano. Solo così la città avrà in suo sistema di rilevazione della qualità dell'aria: gli Euro 4 diesel devono avere un limite chilometrico di 10.000 chilometri mentre saranno 12.000 per il trasporto merci.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views