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Milano, Darsena presa d’assalto nell’ultimo giorno in zona arancione: folla e poca distanza

Nell’ultimo giorno di zona arancione, ieri domenica 31 gennaio, la Darsena di Milano è stata presa d’assalto: tanti i cittadini che hanno approfittato della giornata di sole per godersi una passeggiata lungo i navigli e una chiacchierata tra amici. In molti casi non sono state rispettate le norme anti contagio, come il giusto distanziamento. Gli esperti così invitano alla prudenza.
A cura di Giorgia Venturini
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La Darsena presa d'assalto dai milanesi ieri domenica 31 gennaio
La Darsena presa d'assalto dai milanesi ieri domenica 31 gennaio

Nell'ultimo giorno di zona arancione, ieri domenica 31 gennaio, la Darsena a Milano è stata presa d'assalto da un centinaio di milanesi che hanno approfittato della giornata di sole per uscire di casa. Nelle immagini si vede il via vai delle persone ma anche tanti ragazzi seduti in riva al naviglio a chiacchierare tra amici. In molti senza rispettare le distanze sociali per impedire il contagio. Una situazione che – secondo la nuova ordinanza – i milanesi potrebbe ripetere anche il weekend prossimo dal momento che oggi primo febbraio la Lombardia è ufficialmente entrata in zona gialla dando il via libera agli spostamenti per tutta la regione.

Cosa cambia da oggi con la zona gialla

Nel dettaglio, infatti, da oggi cambiano le regole per circa dieci milioni di abitanti della regione, che potranno godere di qualche libertà in più, nella consapevolezza dell'importanza di rispettare le norme e le restrizioni per contenere la pandemia di Coronavirus. Qui infatti l'emergenza sanitaria non si è ancora conclusa. I principali cambiamenti rispetto alla zona arancione riguardano gli spostamenti, i ristoranti e i bar e anche i musei. A differenza della zona arancione, da oggi si potrà lasciare il proprio Comune senza necessitare dell'autocertificazione dalle 5 alle 22: resterà infatti ancora in vigore il coprifuoco notturno. Non saranno però possibili gli spostamenti verso altre regioni, nemmeno se dello stesso colore. Infine, gli spostamenti in direzione di altre abitazioni private saranno possibili solo se in coppia e per una sola volta al giorno.

Galli: Che il cielo ce la mandi buona

Per l'autorità scientifica però tutto deve avvenire con la massima allerta: soprattutto perché la somministrazione del vaccino anti Covid negli ultimi giorni è rallentata e dell'immunità di gregge se ne parlerà solo tra qualche mese. "Che il cielo ce la mandi buona", aveva commentato Massimo Galli, primario di malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, così la decisione di mettere la Lombardia in zona gialla. Dopo l'annuncio del governatore Attilio Fontana, l'infettivologo sentito dall'agenzia Dire ha spiegato: "Se i numeri su cui calcoli la zona rossa o la zona gialla sono sbagliati, questo tira e molla non mi stupisce", ha affermato in riferimento al passaggio da zona rossa a gialla in una settimana.

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