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Milano, arrestato preso a calci: agenti saranno identificati e indagati per lesioni pluriaggravate

Resterà a carico di ignoti ancora per poco tempo il fascicolo aperto in Procura per lesioni pluriaggravate nell’ambito della vicenda relativa al pestaggio da parte di alcuni poliziotti nei confronti di un arrestato. Secondo quanto verificato da Fanpage.it, nelle prossime ore gli agenti verranno identificati e iscritti nel registro degli indagati.
A cura di Filippo M. Capra
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Continuano le indagini del sostituto procuratore Giovanni Tarzia nell’ambito della vicenda relativa al pestaggio di un arrestato da parte di alcuni poliziotti di Milano al termine di un inseguimento iniziato in via Marghera, luogo in cui l'uomo insieme a un socio ha tentato una rapina, e via Giotto angolo via Pagano.

Nelle prossime ore verranno identificati gli agenti che saranno iscritti nel registro degli indagati

A tal proposito è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per lesioni pluriaggravate, ma secondo quanto verificato da Fanpage.it tale fascicolo resterà a carico di ignoti ancora per poco tempo poiché nelle prossime ore verranno identificati gli agenti di polizia coinvolti che poi verranno iscritti nel registro degli indagati. Successivamente all’identificazione dei poliziotti si procederà con l’interrogatorio per ascoltare la loro versione e avere un quadro ancora più completo, seppur provvisorio, della ricostruzione dei fatti. Solo dopo potrebbero essere ascoltati anche i colleghi dei poliziotti che verranno indagati. Il lavoro della Procura si concentrerà principalmente su tutto quanto avvenuto nei momenti precedenti ai fatti che si vedono nel video.

La madre dell'arrestato aveva già sporto denuncia: il video di Fanpage conferma la sua versione

Inoltre, è stata ulteriormente accertata l’importanza del video pubblicato da Fanpage.it poiché va a confermare la versione della madre di uno dei due arrestati che aveva presentato già denuncia nei confronti delle forze dell’ordine, prima della pubblicazione delle immagini, dopo aver saputo dal figlio che gli era stato riservato un trattamento non idoneo al momento dell’arresto. Infatti, la Procura stava investigando su quanto accaduto la mattina del 16 settembre scorso, proprio in virtù della denuncia della donna, che assume contorni più definiti dopo la visione dei momenti dell'arresto.

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