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Milano, aperta la camera ardente di Philippe Daverio. La vedova: “Aveva ancora tanti progetti”

“Philippe aveva ancora tanti progetti, bozze di tantissimi libri da finire. Non credo si aspettasse di morire”. Questo il commento commosso di Elena Gregori, vedova di Philippe Daverio, lo storico d’arte ed ex assessore alla Cultura di Milano, scomparso ieri, mercoledì 2 settembre. “In molti lo rimpiangeranno”, ha detto la Gregori all’apertura della camera ardente del marito.
A cura di Filippo M. Capra
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L'immagine della bara di Philippe Daverio
L'immagine della bara di Philippe Daverio

È stata aperta la camera ardente di Philippe Daverio, lo storico d'arte ed ex assessore alla Cultura di Milano con la Giunta Formentini, scomparso ieri, mercoledì 2 settembre, all'età di 70 anni. Una morte improvvisa, inaspettata, come dichiarato anche dalla vedova di Daverio, Elena Gregori, che ha riposto una decorazione della legione d'onore, una rosa rossa, un papillon e gli occhiali, marchi indistinguibili del personaggio Daverio, sul suo feretro. "Penso che non se lo aspettasse nemmeno lui di andarsene", ha dichiarato la Gregori ai cronisti presenti. "Non dico che fosse giovane – ha poi proseguito – ma a 70 anni non si è neanche decrepiti".

La vedova: Aveva ancora tantissimi progetti

Daverio, amatissimo dal pubblico, aveva ancora tanti progetti a cui stava lavorando, oltre alle "bozze di tantissimi libri da finire", come spiegato dalla moglie che, visibilmente commossa, si è dichiarata "distrutta". "Ci conoscevamo da quando avevo 17 anni", ha continuato la donna, ricordando anche, con un sorriso, le numerose litigate. "Come tutte le persone ingombranti poi mancano molto", ha detto. Lo storico d'arte è stato ricordato da molti colleghi e personaggi pubblici italiani, oltre ad una vasta copertura della notizia sui media, che ha indotto la Gregori a ringraziare tutti coloro che gli hanno rivolto un pensiero: "Di queste testimonianze sarà contento", ha rivelato la vedova, "perché lui in realtà ci teneva, gli piaceva che la folla lo amasse e ne ha avuto delle dimostrazioni". Già diverse decine di cittadini milanesi e non si sono recati alla camera ardente di Daverio, il cui ingresso è contingentato in rispetto delle misure di sicurezza e distanziamento sociale per l'emergenza Covid. Questi, come tanti altri nel Paese, sono tra coloro che "lo rimpiangeranno", come sottolineato dalla Gregori.

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