Maxi incendio a Treviglio, in fiamme un capannone industriale: colonna di fumo nero visibile a chilometri

Alle prime ore di questa mattina, martedì 1 luglio, è divampato un incendio in un capannone di ricambi agricoli di Treviglio, un comune in provincia di Bergamo. Sul posto sono intervenute una decina di squadre dei vigili del fuoco che sono al lavoro per sedare le fiamme.
Secondo quanto riportato dall'Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (Areu) della Lombardia, il rogo si sarebbe verificato intorno alle ore 6:00 di questa mattina. In particolare, l'Agenzia segnala che i soccorsi sarebbero giunti nei pressi dell'accaduto alle ore 6:13 a bordo di un'ambulanza in codice rosso. Insieme a loro, sarebbe stato allertato anche il comando provinciale dei carabinieri di Bergamo e una decina di squadre dei vigili del fuoco, re di Treviglio le altre arrivate da Dalmine, Sesto San Giovanni, Bergamo, Cremona e Crema.
Secondo le informazioni disponibili sino a questo momento, il rogo sarebbe scoppiato all'interno di un capannone di ricambi agricoli in via Santo Monte, nella zona denominata "Pip 2", per cause ancora in fase di accertamento e – stando a quanto segnalato dall'Agenzia – potrebbe essere rimasta coinvolta una persona. In particolare, le fiamme si sarebbero sviluppate nella parte posteriore del capannone, bruciando imballaggi, materiale plastico e, probabilmente, anche alcuni olii. In breve tempo il fumo sprigionato dalle fiamme ha creato una colonna nera visibile a 20 chilometri di distanza. I cittadini, allertati dal fumo, hanno quindi lanciato l'allarme che ha fatto intervenire i soccorsi.
I tecnici di Arpa Lombardia del dipartimento di Bergamo, guidato da Maria Teresa Cazzaniga, che sono intervenuti questa mattina hanno poi fatto sapere che al loro arrivo l’incendio era in fase di esaurimento senza più la colonna di fumo e che il deposito oli non è stato coinvolto dalle fiamme. In seguito ai rilievi, sono stati trovati gli inquinanti tipici della combustione le cui concentrazioni non sarebbero però critiche perché si disperderebbero in forma gassosa nell'atmosfera. Infine, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia ha posizionato il campionatore ad alto volume per il monitoraggio di eventuali altri microinquinanti.