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Manifestazione oggi a Milano per il Leoncavallo, gli orari e il percorso del corteo il 6 settembre

Oggi il ritrovo per il corteo per il Leoncavallo. La manifestazione partirà alle 14 da Porta Venezia e lo slogan ufficiale è “Giù le mani dalla città”.
A cura di Vittoria Brighenti
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Oggi, sabato 6 settembre, è in programma il corteo per il Leoncavallo, lo storico centro sociale di Milano sgomberato lo scorso 21 agosto, in anticipo sulla data prevista (il 9 settembre). La manifestazione partirà alle ore 14 da Porta Venezia e lo slogan ufficiale “Giù le mani dalla città” sottolinea gli obiettivi dei partecipanti: protestare contro lo sgombero, oltre che contro le dinamiche economiche di chi vuole una città vuota a favore di una Milano inclusiva e antifascista.

Gli orari del corteo a Milano per il centro sociale Leoncavallo

Il ritrovo è alle 14 a Porta Venezia, da dove partirà la manifestazione. È stato annunciato anche un corteo parallelo organizzato dal centro sociale Cantiere, che vuole aggiungere "un più" alla manifestazione per il Leoncavallo. La loro protesta è incentrata sul tema dell'abitare: attaccando la giunta Sala e le scelte dell'amministrazione in materia dell'urbanistica. Cominceranno due ore prima da piazza Duca d'Aosta passando poi per Porta Venezia, dove si unirà alla manifestazione principale. “Gli stessi padroni della città che hanno sgomberato il Leoncavallo sono gli stessi che causano la speculazione immobiliare, per cui le persone a Milano non riescono a permettersi un affitto” ha detto una portavoce del Cantiere.

Il percorso del corteo: dove parte la manifestazione il 6 settembre

La manifestazione partirà da Porta Venezia alle ore 14. Il tragitto definitivo è in fase di definizione con la Questura, ma probabilmente toccherà il Parco Sempione, collegandosi al festival antirazzista "Abba Vive" di questo fine settimana in ricordo di Abdul Guiebre, il ragazzo ucciso a sprangate il 14 settembre 2008 per aver rubato un pacco di biscotti.

Chi partecipa al corteo per il Leoncavallo

Lo slogan è “Giù le mani dalla città” contro lo sgombero, la gentrificazione, le politiche urbanistiche degli ultimi anni, l’espropriazione di patrimoni pubblici autogestiti e il fascismo al governo. Il messaggio, rivolto alla destra di governo, critica il loro linguaggio violento utilizzato come campagna elettorale.

Il 2 settembre si è tenuta un’assemblea pubblica alla Camera del Lavoro lanciata dall’Anpi e dalle Mamme del Leoncavallo, il movimento originario del centro sociale. I partecipanti erano circa 500, riuniti con l’obiettivo di costruire un corteo unitario, non violento e antifascista per questo pomeriggio.
Marina Boer, presidente delle Mamme Antifasciste del Leoncavallo, ha chiesto sul palco alle realtà che parteciperanno al corteo “un progetto di futuro”, sottolineando che “l’ingiustificata dimostrazione di forza muscolare con cui è stato eseguito lo sfratto ci ha spinto immediatamente a cercare un confronto con la città e con le realtà al di fuori di noi”.

A partecipare, oltre ai leoncavallini, ci saranno i partiti della sinistra radicale, Anpi, Cgil e i sindacati di base. “L’appello è che quello del 6 settembre sia un grande corteo unitario, non violento che rilanci l’unità antifascista», ha sottolineato il presidente dell’Anpi milanese Primo Minelli. «Una manifestazione che guarda al futuro di Milano», ha aggiunto il segretario generale della Cgil Milano Luca Stanzione.
In piazza ci sarà anche Alleanza Verdi e Sinistra, che aveva organizzato la propria festa al Leonka, un gesto che aveva fatto irritare il centro destra e che secondo alcuni sarebbe stato il motivo dell'accelerazione dello sgombero. Il Pd non aderirà ufficialmente ma lascia libertà agli iscritti.

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