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“Mancano medici nei pronto soccorso”: le cause della fuga dagli ospedali di Milano

Dagli stipendi ai turni nei pronto soccorso: sono diverse le cause della carenza dei medici d’urgenza negli ospedali di Milano.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Carenza dei medici del pronto soccorso in Lombardia: a rivelarlo all'agenzia di stampa Agi è un medico d'urgenza. L'operatore, che ha voluto mantenere l'anonimato, ha raccontato come il problema riguardi un po' tutti gli ospedali della regione: "Al pronto soccorso del San Carlo – spiega – sono andati via in nove e solo due sono stati sostituiti". Una situazione che, secondo le sue parole, riguarderebbe per esempio anche l'Humanitas: "Ne hanno persi quattro che sono entrati in specialità".

Dai turni agli stipendi: cosa c'è che non va

Il medico spiega come siano strutturati i turni in pronto soccorso. Solitamente ne sono previsti tre: uno al mattino, uno al pomeriggio e uno alla sera. I primi due durano circa sette ore mentre l'ultimo ha una durata di dodici ore. Per ogni turno ci sono due medici ai quali si può aggiungere un'altra persona nella fascia centrale: "Il che significa – spiega ancora all'agenzia – che ci si può trovare in due con un collega a gestire settanta persone". Discorso a parte invece per gli stipendi. Quello di un dirigente medico si aggira tra i 2.800 e i tremila euro al mese. A un consulente medico – spesso con un contratto a partita Iva – è data una retribuzione che prevede un minimo di 22 euro lordi all'ora e fino a un massimo di 33 euro all'ora per un totale di 24 ore alla settimana. A queste poi vanno aggiunte le tasse da versare. Certo, sono cifre che potrebbero variare da ospedale a ospedale, ma nel caso in cui si dovesse sforare con il numero di ore queste non vengono conteggiate.

Perché è fondamentale aumentare il personale

"Il budget è quello e non è previsto straordinario", spiega ancora il medico. E sempre secondo l'operatore esiste una sproporzione troppo ampia tra l'impegno dei medici in pronto soccorso e quello che poi si guadagna: "Si ha una responsabilità maggiore rispetto a un ospedaliero di altri reparti, e si è anche ad alto rischio denunce". E per questo motivo aumentando il personale sarebbe possibile gestire meglio i pazienti e avere meno rischi di errori.

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