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Covid 19

Malpensa, uomo fermato con 26.000 pillole in valigia: alcune servono per curare il Covid, denunciato

Aveva nascosto 26.0000 pillole dalla provenienza sconosciuta, alcune utili anche per curare il Covid in determinate situazioni, nei bagagli insieme ad altri prodotti di cosmetica la cui vendita in Italia è vietata. Un uomo, cittadino congolese, è stato fermato e denunciato all’aeroporto di Malpensa dalla Guardia di Finanza di Varese dopo essere arrivato con un volo da Addis Abeba, in Etiopia.
A cura di Filippo M. Capra
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Foto: Guardia di Finanza
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All'aeroporto di Malpensa la Guardia di Finanza di Varese ha sequestrato migliaia di pastiglie e compresse di farmaci la cui provenienza è sconosciuta ad un passeggero del Congo proveniente da Addis Abeba, in Etiopia. Secondo quanto riportato dalle fiamme gialle, nella borsa che conteneva i medicinali è stato trovato anche il dexamethasone, un farmaco utilizzato su pazienti contagiati dal Covid-19 in condizioni particolari. Le compresse, ora sequestrate, erano destinate al commercio al dettaglio.

Passeggero fermato a Malpensa con 26.000 pillole, alcune per curare il Covid

Il fermo dell'uomo è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra la Guardia di Finanza e i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Durante i controlli, i medicinali sono stati scoperti nascosti all'interno di alcuni bagagli insieme a diversi cosmetici la cui vendita è vietata in Italia. Momenti di concitazione poi al momento del fermo, in quanto l'uomo, ormai conscio di essere stato scoperto, ha tentato una fuga che però è durata molto poco. Bloccato, è stato denunciato. Dopodiché, procedendo con un rapido calcolo del materiale sequestrato, i finanzieri hanno contato circa 26.000 pillole. Per quanto riguarda, invece, i prodotti di cosmetica, si procederà con la termodistruzione.

Coniugi positivi al Covid evadono dalla quarantena, denunciati

In provincia di Pavia, i carabinieri hanno denunciato due coniugi di 60 e 55 anni per delitto colposo contro la salute pubblica. I due sono stati fermati a Stradella in orario di coprifuoco e lontani dal proprio domicilio nonostante la positività al Covid. Ai militari, che stavano procedendo con dei normali controlli, hanno riferito di dover aiutare la figlia nel trasloco. La spiegazione non gli ha evitato la denuncia e la sanzione. Dopo i controlli sono stati riaccompagnati a casa dai carabinieri stessi.

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