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Malpensa, sequestrati all’aeroporto 24 kg di khat: “l’anfetamina dei poveri” nascosta in due valigie

All’aeroporto di Malpensa sono stati sequestrati oltre 24 chili di khat. Questa particolare sostanza, derivata da una pianta, è conosciuta come anfetamina dei poveri a causa del suo costo irrisorio, arriva dall’Etiopia e ha degli effetti molto simili a quelli rilasciati dalle anfetamine, seppur meno potenti. In Italia è considerata una droga.
A cura di Ilaria Quattrone
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La chiamano "l'anfetamina dei poveri" e oggi ne sono stati sequestrati 24 chili. I funzionari dell'Agenzia dogane e monopoli hanno trovato all'aeroporto di Malpensa, in provincia di Varese, le foglie essiccate della pianta Catha Edulis, conosciuta appunto con il nome di khat, nascoste in due valigie provenienti dall'Etiopia. I bagagli, intercettati e sequestrati al gateway di Poste Italiane, erano stati inviati tramite il servizio postale.

Che cos'è il khat

Questo tipo di droga è una sostanza stupefacente che arriva dall'Africa, in particolare dall'Etiopia. Solitamente impacchettata in foglie di banana – come riportato sul sito della direzione dei servizi antidroga del ministero dell'Interno – il khat ha degli effetti stupefacenti molto simili a quelli rilasciati dalle anfetamine, ma meno potenti. Per ottenerlo, basta masticare le foglie fresche per alcune ore. Molti però preferiscono ingerirlo anche come infuso o fumarlo.

In quali Paesi è illegale

L'appellativo di "droga dei poveri" deriva dai prezzi a cui viene venduta: il suo costo è infatti al di sotto di qualsiasi altra sostanza esistente. In Italia il khat è inserita nell'elenco delle sostanze stupefacenti, ma in molti Paesi europei l'acquisto e la vendita non sono considerati illegali. E in alcuni Stati del mondo, come lo Yemen, masticare il khat invece è una pratica tradizionale. Già nel 2016, sempre a Malpensa, erano stati sequestrati 1.300 chili di khat ed erano stati arrestati 16 trafficanti e denunciati altri 17. All'epoca i finanziari avevano sottolineato come la droga venisse ordinata tramite il "Deep web", cioè la parte di Internet più "oscura" in cui è difficile essere tracciati e riconosciuti: le dosi venivano pagate tramite bitcoin, la moneta virtuale.

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