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L’ultimo abbraccio di Como a don Malgesini: messa con i “suoi” poveri e l’elemosiniere del Papa

Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, ha presieduto nella Cattedrale di Como la messa in suffragio di don Roberto Malgesini, il prete di strada ucciso martedì mattina da un senzatetto. Presenti in chiesa anche i vescovi di Bergamo, Crema e Lodi in mezzo a tantissime persone legate al sacerdote, tra cui i “suoi” poveri.
A cura di Simone Gorla
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Una messa in suffragio alla presenza di tanti cittadini insieme ai "suoi" poveri, uomini e donne marginali, spesso ignorati e lasciati solo da tutti. Ma non da don Roberto Malgesini, il "prete degli ultimi" ucciso a Como da un senzatetto con problemi mentali.

Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere di papa Francesco, ha presieduto questa mattina nella Cattedrale di Como la messa in suffragio di don Roberto Malgesini. Il sacerdote è stato ucciso martedì mattina  in piazza San Racco, di fronte alla parrocchia dove da anni accoglieva migranti, clochard e bisognosi.

Questa mattina alla messa erano presenti anche i vescovi di Bergamo, Crema e Lodi e un'ampia rappresentanza del clero diocesano. "Don Roberto ci ha insegnato a mettere i poveri al centro delle nostre attenzioni e delle nostre cure, senza attendersi ringraziamenti o riconoscimenti umani, in piena gratuita'", ha detto nell'omelia il vescovo di Como Oscar Cantoni, che ha definito don Roberto non solo "martire della carita'", ma anche "martire della misericordia".

Al termine della funzione, il cardinale Krajewski si è recato in forma privata a Regoledo di Cosio dai genitori di don Roberto, portando loro una corona del rosario, dono del papa. I funerali del sacerdote sono stati celebrati ieri proprio nel suo paese natale in Valtellina. Le ceneri saranno tumulate nel cimitero del piccolo borgo in provincia di Sondrio.

Il presunto autore dell'omicidio, Ridha Mahmoudi, 53enne di origini tunisine, irregolare in Italia e con due decreti di espulsione a carico, aveva confessato il crimine dopo l'arresto. Due giorni dopo, nel corso dell'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari, ha invece negato tutto. Al giudice ha dichiarato: "Non sono io l'autore del delitto, non c'entro nulla".

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