Lui ha pagato i genitori per sposarla, lei si rifiuta: 22enne accoltellata a Milano
L'accoltellamento è avvenuto in pieno centro a Milano, nella giornata di mercoledì 17 agosto. Ma solo oggi gli agenti della Questura sono riusciti a ricostruire le inaccettabili motivazione di questo ennesimo caso di violenza contro una donna.
L'accoltellamento a Milano
Nei pressi della stazione centrale, in piazza della Repubblica, i due stavano litigando in strada intorno alle 8 di mattina. A un certo punto lui ha estratto un coltello e ha colpito la giovane donna al torace.
La 22enne è stata subito trasferita all'ospedale Fatebenefratelli di Milano per essere operata d'urgenza, in quanto la lama di oltre 10 centimetri aveva perforato un polmone. Fortunatamente l'intervento chirurgico è andato a buon fine e ora la ragazza è fuori pericolo.
L'aggressore, invece, ha tentato di fuggire, ma in poco tempo è stato rintracciato dagli agenti di Polizia e portato in Questura, dove ha raccontato le inaccettabili motivazioni della lite.
"Ho pagato per sposarla"
L'uomo, un cittadino eritreo di 36 anni, incensurato e con regolare permesso di soggiorno in Europa, incastrato dalle telecamere di sorveglianza e dalla testimonianza di alcuni passanti non ha potuto negare di essere l'aggressore della 22enne, che peraltro conosceva benissimo.
Secondo il suo racconto, infatti, i due avrebbero dovuto sposarsi in quanto lui, in Eritrea, aveva pagato la famiglia di lei per assicurarsi il diritto a quel matrimonio. Soltanto che la giovane donna non voleva sottostare a questa decisione familiare.
La lita, da cui è scaturita la coltellata, affonda quindi le radici in un'antica diatriba fra i due: dove lui rivendica di aver acquistato il suo amore o almeno la sua obbedienza e lei, giustamente, il suo diritto a scegliere della propria vita.
Per questo la ragazza era a Milano e non in Germania, dove lui vive e lavora, ma purtroppo è stata rintracciata anche qui. Fortunatamente ora saranno le autorità italiane a prendersi cura della giovane.