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L’ospedale Gaetano Pini chiuderà il pronto soccorso per oltre 2 mesi: quando e dove verranno spostati i 5 mila pazienti

Il pronto soccorso del Gaetano Pini andrà “in vacanza” per oltre due mesi. Il motivo? I lavori di ristrutturazione da 2,2 milioni di euro previsti dal Pnrr per consentire un lavoro di “umanizzazione” degli spazi e un “adeguamento tecnologico del reparto”. Quando chiuderà e dove verranno spostati i pazienti.
A cura di Giulia Ghirardi
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Credits: Claudio Furlan (LaPresse)
Credits: Claudio Furlan (LaPresse)

Il pronto soccorso del Gaetano Pini chiuderà temporaneamente. Il motivo? I lavori di ristrutturazione da 2,2 milioni di euro previsti nel piano Salute del Pnrr che chiuderanno le porte del reparto d’emergenza specializzato in traumatologia di via Quadronno dal prossimo 30 giugno fino al 7 settembre. Per gli oltre due mesi di chiusura estiva, l'attività di pronto soccorso verrà trasferirà al presidio del Cto, in via Bignami, mentre i pazienti verranno redistribuiti tra il Cto alla Bicocca, il Galeazzi Sant’Ambrogio, centro specializzato in ortopedia e traumatologia, oltre che negli altri ospedali del centro, come il vicino Policlinico.

Secondo il Gaetano Pini, la scelta di chiudere durante il periodo estivo limiterebbe l’impatto sul sistema sanitario e garantirebbe, per quanto possibile, la continuità assistenziale per i pazienti. Infatti, stando ai dati registrati lo scorso anno, nel mese di luglio i pazienti sarebbero soltanto il 7,8 per cento degli accessi totali annui, e ad agosto solo il 6,3 per cento. Numeri che corrisponderebbero all'incirca a 5 mila pazienti da redistribuire nei vicini ospedali cittadini. In ogni caso, l'azienda ha fatto sapere che in via Quadronno rimarrà aperto un ambulatorio dalle 8:00 alle 20:00 per i controlli già programmati dopo le visite in pronto soccorso.

Come sarà il pronto soccorso del Gaetano Pino dopo la ristrutturazione

Sono diversi gli interventi di ristrutturazione che il pronto soccorso del Gaetano Pini si prepara ad affrontare dal prossimo 30 giugno. Innanzitutto, l'azienda ha fatto sapere che intende operare una "umanizzazione" degli spazi e un "adeguamento tecnologico del reparto". In particolare, verrà costruita una nuova "camera calda", ovvero uno spazio protetto e riscaldato in cui poter accogliere i pazienti. In più, saranno anche ampliati i locali delle aree di emergenza-urgenza e nelle sale di Osservazione breve intensiva verranno inseriti alcuni pannelli luminosi che riprodurranno l’immagine di un cielo sereno.

"Questo intervento migliorerà ulteriormente la capacità del nostro ospedale di rispondere ancora meglio ai bisogni dei nostri pazienti, abbiamo predisposto un piano dettagliato in sinergia e collaborazione con l’assessorato al Welfare, la direzione generale Welfare della Regione Lombardia, Areu, Ats e gli ospedali limitrofi per garantire la piena continuità assistenziale e ridurre al minimo ogni possibile disagio per i cittadini", ha spiegato in merito Paola Lattuada, direttore generale del Pini-Cto. "Nel rinnovare il nostro impegno al servizio della salute pubblica, il nostro personale sarà temporaneamente ridistribuito al pronto soccorso del Cto per potenziare la risposta ai cittadini".

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