Litiga con uno studente per una sedia libera al bar e gli spacca un bicchiere in faccia: 23enne arrestato

Un 23enne è stato arrestato nella notte tra sabato 13 e domenica 14 dicembre con l'accusa di aver spaccato un bicchiere di vetro in faccia a un 22enne al culmine di una lite all'esterno di un bar a Romano di Lombardia (in provincia di Bergamo) procurandogli uno sfregio permanente. Stando a quanto emerso finora, i due si trovavano insieme alle rispettive compagnie di amici e avrebbero iniziato a discutere per una sedia rimasta libera. Il 23enne si trova ora in carcere a Bergamo e nelle prossime ore verrà sottoposto a interrogatorio di convalida davanti alla giudice delle indagini preliminari Federica Gaudino.
Le indagini su quanto accaduto sono state affidate ai carabinieri della Stazione locale, coordinati dal pm di turno Emanuele Marchisio. Secondo una prima ricostruzione, la lite si sarebbe verificata intorno alle 20:30 del 13 dicembre all'esterno di un bar a Romano di Lombardia. Il 23enne, operaio italiano incensurato residente in zona, si trovava insieme alla sua compagnia attorno a un tavolo quando, ad un certo punto, è arrivato il 22enne insieme ai suoi amici. Il ragazzo, studente anche lui italiano e residente in zona, avrebbe visto una sedia libera al tavolo del 23enne e gli avrebbe chiesto se poteva prenderla, ma gli è stato risposto di no.
Poiché quella sedia continuava a rimanere libera, il 22enne l'avrebbe presa comunque. Da qui sarebbe partita la zuffa, terminata con il 23enne che ha rotto un bicchiere di vetro in faccia al 22enne. Subito soccorso, il giovane è stato trasportato in pronto soccorso dove è stato curato: ha rimediato un taglio di circa 10 centimetri, guaribile in 25 giorni ma permanente. Il 23enne, invece, è stato arrestato poche ore dopo grazie alle testimonianze dei presenti al momento dell'aggressione.
Il giovane operaio si trova ora in carcere a Bergamo su disposizione del pm Marchisio. Il magistrato ha chiesto alla gip Gaudino la convalida dell'arresto e l'applicazione di una misura cautelare. nelle prossime ore si terrà l'interrogatorio di convalida. L'accusa è di deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, aggravata dai futili motivi.