Sequestrati quattro appartamenti per un valore di 430mila euro agli eredi “di una persona pericolosa”

Una persona socialmente pericolosa. È così che la Guardia di Finanza di Como ha definito un uomo che, nel 1995, era stato condannato dopo che era stato trovato con kalashnikov, fucili a pompa e un bazooka. Dalle indagini dell'epoca era emerso inoltre che questi aveva degli "stabili legami con la camorra e la ‘ndrangheta". All'epoca era stato condannato a sette anni e sette mesi di reclusione. Le Fiamme Gialle sono poi tornate a indagare su lui, dopo che era stata segnalata l'esecuzione di un'operazione sospetta. Operazione attraverso la quale erano state spostate ingenti quantità di soldi.
L'accertamento patrimoniale dei beni
Durante le indagini, i militari sono risaliti alla sua identità e – considerati i precedenti – hanno effettuato un "accertamento patrimoniale dei beni". Da qui è emersa una sproporzione tra questi ultimi e quanto veniva in realtà dichiarato effettivamente al Fisco. L'uomo, nel frattempo, è però deceduto. La Guardia di Finanza ha quindi chiesto di applicare una misura di "prevenzione patrimoniale" – come prevede la normativa antimafia – nei confronti degli eredi.
Sequestrati quattro appartamenti da 430mila euro
Nell'ottobre del 2018 era stato emesso un sequestro cautelare da parte della Sezione misure di prevenzione del tribunale di Como. In queste ore la Corte di Cassazione ha confermato la confisca. Si tratta di quattro appartamenti dal valore complessivo di 430mila euro. Gli immobili sono stati devoluti al Patrimonio dello Stato e affidati all'agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati che, a sua volta, potrà donarli per usi di natura sociale.