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“Le multe a Milano siano in base al reddito e al tipo di auto”: la proposta di Lorenzo Pacini (Pd)

“Chi ha di più paghi di più e chi ha di meno paghi di meno”. La proposta di Lorenzo Pacini, assessore del Municipio 1 a Milano. “Le multe per infrazione del codice della strada costano lo stesso per chi guida un’utilitaria e prende 1400 euro al mese e chi guida un Suv con rendite milionarie. È giusto che paghino la stessa cifra?”
A cura di Francesca Del Boca
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Lorenzo Pacini (Partito Democratico)
Lorenzo Pacini (Partito Democratico)

Possiedi una macchina costosa? Hai un reddito annuo ben superiore alla media? La multa per infrazione delle regole stradali, in questi casi, potrebbe essere più salata. È la proposta di Lorenzo Pacini, assessore dem al Municipio 1, su modello di alcuni Paesi del Nord Europa come Finlandia o Svezia (ma anche Austria, Liechtenstein e Svizzera).

Milano come Helsinki? "Perché no? Io penso che si possa riformare questo sistema: chi ha di più paghi di più e chi ha di meno paghi di meno. È semplice", spiega a Fanpage.it l'assessore del Partito Democratico. "Se fosse possibile io applicherei questa misura anche alla benzina, e non solo alle multe".

Multe più salate per i ricchi, insomma?

Si tratta semplicemente un principio di equità sociale. Le multe per infrazione del codice della strada costano lo stesso per chi guida un'utilitaria e prende 1400 euro al mese e chi guida un suv con rendite milionarie ogni anno. È giusto che paghino la stessa cifra? Non penso. Ci sono degli importi che, per cittadini con uno stipendio medio o basso, sono troppo alte.

Come potrebbe funzionare questo sistema, nel concreto?

L'importo della multa dovrebbe essere commisurato al reddito annuo e al mezzo di trasporto utilizzato. In poche parole, dovrebbe essere calcolato in base alla ricchezza e al patrimonio personale, anche automobilistico.

Quindi il divieto di sosta con la Panda e quello con il Suv andrebbero sanzionati in maniera diversa?

Sì, la macchina tendenzialmente è un importante indicatore di benessere economico. Anche se spesso, con l'evasione fiscale che c'è, non è facile collegarla al reddito effettivo del conducente… in ogni caso, nel concreto, penso a una multa adeguata alla cilindrata e al modello dell'automobile. E anzi, in casi in cui il conducente di una macchina di lusso risultasse nullatenente o quasi, metterei in campo anche l'Agenzia delle Entrate. Ecco qui un nuovo metodo di controllo per il recupero fiscale nazionale.

Ma se un cittadino benestante guida un'utilitaria?

Io farei un controllo incrociato tra reddito e macchina. Una sanzione in base al reddito, e la macchina costosa come aggravante. Visto che è un mezzo che, peraltro, fa male anche alla città, che ingombra e inquina l'aria di Milano. Le nostre strade sono intasate da questi mezzi costosi, grandi, prepotenti.

Ed è subito allarme sulla patrimoniale…

C'è anche un discorso educativo. Che impatto ha sulla sua quotidianità, per uno che possiede una macchina da 250mila euro, una multa di 42 euro per divieto di sosta? Cosa può imparare? Niente. Paga e basta, continuando a parcheggiare male, a non rispettare la segnaletica o la Ztl. Senza contare che questa misura, ovviamente, sarebbe un toccasana anche per la fiscalità di Milano.

A proposito. Il Comune ultimamente cala il pugno di ferro con le multe, con conseguenti malumori da parte dei milanesi. È la strada giusta per scoraggiare le infrazioni da parte dei guidatori, e l'utilizzo eccessivo della macchina in città? 

Ci vorrebbe forse un altro modo di fare le multe: per chi è ricco sono basse, per chi ha uno stipendio medio-basso sono alte. A Milano si fanno tante multe da pochi euro a chi ha disponibilità economica. E ricordiamoci di una cosa: se stringiamo la morsa su chi ha uno stipendio ben diverso, quella sanzione non la pagherà. E a Milano sono in tantissimi a non farlo.

Così non si rischia però di incentivare comportamenti scorretti da parte di chi con un reddito basso, sapendo di incorrere in una sanzione da pochi euro, può infrangere più liberamente le regole?

Io comincerei dall'alzare i costi di quelle per chi ha un reddito alto, più che dall'abbassare quelle già esistenti. Così come la sanatoria sulle multe: io la proporrei solo per chi ha un reddito basso, e mai per i redditi alti.

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