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L’avvocato di uno dei ragazzi accusati di aver rapinato con un pitbull due minori: “Nega di aver partecipato”

“Non si tratta di una baby gang”. E ancora: “Il mio assistito conosce solo due di questi. Nega di aver partecipato alla rapina”: a dirlo è l’avvocato Emanuele Perego, che difende uno dei cinque minorenni, che sono stati arrestati con l’accusa di aver commesso una rapina aizzando un pitbull contro due minorenni.
A cura di Ilaria Quattrone
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(foto di repertorio)
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"Non si tratta di una baby gang, ma di una condotta estemporanea posta in essere da alcuni minori, in cui sono coinvolti una decina di ragazzi. Il mio assistito conosce solo due di questi. Nega di aver partecipato alla rapina": a dirlo è l'avvocato Emanuele Perego, che difende uno dei cinque minorenni, che sono stati arrestati con l'accusa di aver commesso una rapina durante la sera del 23 luglio a Milano.

Per l'accusa, i ragazzi – che hanno tra i quattordici e i 17 anni anni – avrebbero circondato due adolescenti di dodici e sedici anni lungo via Ansaldo. Avrebbero aizzato contro loro un pitbull e avrebbero portato via una collana, un telefono e altri effetti personali. Nella giornata di oggi, sabato 26 luglio 2025, si sono tenuti gli interrogatori davanti al tribunale per i minorenni. Su cinque, solo a uno – precisa ancora il legale – "è stata applicata la misura del collocamento in comunità. Al mio assistito è stata applicata la misura della permanenza in casa". 

Il suo cliente "è incensurato e frequenta la scuola". L'avvocato ha poi spiegato che "dalle carte sono emerse incongruenze e non vi è stato il riconoscimento da parte delle vittime, ma solo una loro descrizione dell'abbigliamento dei vari minori. Non si tratta di una baby gang, ma di una rapina commessa in modo estemporaneo da alcuni e che ha visto coinvolti più soggetti di quelli poi arrestati. Non è chiaro se il mio assistito abbia effettivamente partecipato alla rapina. Ci riserviamo di presentare ricorso al riesame". 

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