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La signora Giancarla: “Ho 85 anni, da 77 tifo Inter e da 42 ho la tessera: la mia vita è nerazzurra”

Da 77 anni tifa Inter, da 42 va allo stadio. La signora Giancarla, classe 1937, non si perde un match dei nerazzurri. Nemmeno sotto Covid, quando girava intorno allo stadio seguendo il match alla radio.
A cura di Filippo M. Capra
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Ottantacinque anni dei quali 77 trascorsi da tifosa interista e 42 da "ultras" allo stadio, al secondo anello blu, per seguire i beniamini che hanno vestito la casacca nerazzurra per oltre quattro decenni. La signora Giancarla, classe 1937, non si è fermata nemmeno con il Covid. A poco sono servite le porte chiuse dello stadio, perché lei, quando l'Inter giocava in tempi meno sicuri di questi, raggiungeva comunque il Meazza e girava per due ore intorno allo stadio seguendo il match alla radio.

La signora Giancarla, tifosa a 85 anni: Interista da quando ne avevo 8

L'entusiasta tifosa nerazzurra, incontrata da Fanpage.it prima del match contro il Sassuolo poi finito 2-0 per la formazione neroverde, è un fiume in piena: "Ho 85 anni ma sono interista da quando ne avevo otto", spiega. "A quell'età non potevo venire allo stadio ma quando mi sono sposata io e mio marito abbiamo fatto la tessera per quindi anni di fila. Poi, ho continuato io per altri ventisette", aggiunge mentre mostra fiera i colori dell'Inter che la vestono. Nei momenti più difficili della pandemia non ha voluto abbandonare i giocatori e, al termine di un match a porte chiuse, ha incontrato l'allora allenatore dell'Inter Antonio Conte: "L'ho conosciuto bene perché una volta si è fermato e gli ho detto: Mister, son due ore che giro intorno allo stadio e quando abbiamo fatto un gol il mio cuore…". Tra gli indumenti che la signora Giancarla porta con sé sugli spalti, anche una sciarpa realizzata dalla nonna quando aveva appena otto anni: "È tutta bucata. Mio marito l'ha indossata tanto". Poi, un aneddoto sulla famiglia: "Siamo in undici e sono l'unica interista. Hanno provato a farmi cambiare fede ma ho rifiutato sempre e quando vado al paese, ci vado vestita di nerazzurro".

La vita a San Siro: Se lo buttano giù, io mi metto davanti

Il ritorno allo stadio, con l'aiuto dello sponsor StarCasinò Sport che le ha regalato due biglietti al primo anello rosso per il resto della stagione, è giudicato come "una festa" dalla signora Giancarla "perché adesso entro, mangio e poi vedo la partita". Per il futuro i piani però sono alti: "Se Dio mi concede di stare bene, la prossima stagione voglio tornare ai miei posti al secondo anello blu perché lì ho conosciuto tantissima gente e ho tantissimi amici. E mi rivogliono". Tessera o meno, l'85enne tifosa nerazzurra promette: "Io sono qua". Qua, con un significato ben preciso, al Giuseppe Meazza in San Siro, non in un nuovo impianto: "Non mi devono buttare giù lo stadio – sentenzia la signora Giancarla -. Che poi se lo fanno più bello non mi interessa. Se lo vogliono buttare giù devono coprire anche me perché io mi metterò davanti". Infine, una chicca sui suoi giocatori preferiti: "Io sono per gli italiani, Lautaro però mi piace. Ma c'è uno che è qui da otto anni e tiene molto alla maglia: è Danilo D'Ambrosio. Con lui – aggiunge – mi piacciono anche Bastoni, Barella e Ranocchia". Di certo, conclude, "non mi piacciono quelli che vengono e calpestano la maglia. E non faccio nomi". Ogni riferimento a Romelu Lukaku è tutt'altro che casuale.

(Ha collaborato Davide Arcuri)

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