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“La mia compagna sta soffrendo”: uomo entra in pronto soccorso e prende a testate un infermiere

Un infermiere del pronto soccorso di Lodi è stato colpito con una testata del compagno di una paziente: questo prima di aggredirlo ha gridato in sala che “la mia compagna sta soffrendo”.
A cura di Giorgia Venturini
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Caos nel pronto soccorso di Lodi nei giorni scorsi. Qui un uomo ha dato una testata a un infermiere dopo aver urlato: "La mia compagna sta soffrendo". Come riporta Il Cittadino di Lodi, l'aggressore avrebbe dovuto essere fuori dalla sala visite del pronto soccorso in attesa che la compagna venisse controllata dai medici. Invece l'uomo è entrato con prepotenza nella sala è dopo aver urlato ha dato una testata a un infermiere che stava eseguendo un esame a un'altra paziente.

L'intervento di alcune guardie penitenziarie

Subito sul posto dell'aggressione si sono precipitate le guardie penitenziarie presenti in pronto soccorso per un detenuto e ovviamente le guardie dell'ospedale. L’infermiere coinvolto ha chiamato i carabinieri e ha presentato denuncia. Sul fatto è intervenuto anche il sindacato degli infermieri Nursing Up con il suo presidente Antonio De Palma: "Dobbiamo constatare, che i pronto soccorsi degli ospedali sono diventati una vera giungla. In molti di questi non vige alcuna regola, ci chiediamo cosa ci toccherà ancora subire, come professionisti della salute, con questo caos che regna sovrano nel nostro sistema sanitario". E poi ha aggiunto: "Spesso gli  infermieri si devono occupare anche di 10 pazienti, in reparti di elevata complessità assistenziale. Fa tutto quello che è nelle sue possibilità. Tutto questo è dovuto dalla cronica carenza di personale che allunga, spesso, maledettamente i tempi dei pronti interventi. E ancora: questo scatena l’ira di soggetti che, in preda al panico e alla paura, non trovano altra strada che scatenarsi contro di noi, trasformandoci negli unici responsabili di un eventuale ritardo nelle visite preliminari di un paziente".

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