La mafia in Lombardia, dal Pnrr al tifo organizzato: quali sono i clan più attivi e dove si sono infiltrati

Nel 2024, le Prefetture lombarde hanno adottato 67 provvedimenti interdittivi antimafia, segnalando il rischio di infiltrazioni, tra gli altri, nel settore dei trasporti, delle costruzioni edili, delle installazione di impianti energetici, in quello farmaceutico e della panificazione, dei servizi logistici e della ristorazione. Un caso emblematico ha riguardato un'impresa edile milanese impegnata nella realizzazione di un parcheggio interrato per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, con legami a esponenti della ‘ndrangheta.
È questo quanto emerge dal report annuale firmato dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), che offre una panoramica sull'evoluzione e la diffusione delle organizzazioni mafiose in Lombardia: sempre più “proteiformi” e abili nell'infiltrarsi nell'economia della Regione, motore economico del Paese, mostrando una spiccata vocazione imprenditoriale e una marcata proiezione internazionale.
In questo contesto, le mafie hanno saputo proliferare, privilegiando modelli operativi improntati non tanto al controllo militare del territorio, quanto al consolidamento di un'economia criminale "silenziosa" che agisce, tra l'altro, attraverso frodi fiscali con fatture per operazioni inesistenti, compensazioni di crediti tributari fittizi, riciclaggio e autoriciclaggio anche a livello internazionale, e intestazioni fittizie di beni. L'usura – secondo il report – si articolerebbe spesso attraverso false fatturazioni, trasformando imprenditori in difficoltà in soggetti estromessi dalle proprie attività e, al contempo, facilitando l'espansione mafiosa nell'economia legale.
Tra le diverse organizzazioni mafiose, l'ndrangheta mantiene il predominio nel panorama lombardo, forte di una struttura organizzativa che include una "camera di controllo" regionale e 24 "locali" distribuiti in diverse province, tra cui Milano, Como, Monza-Brianza, Lecco, Pavia e Varese. Un caso emblematico del 2024 è stato l'omicidio di Antonio Bellocco, esponente dell’omonima famiglia di Rosarno assassinato dal socio-rivale Andrea Beretta che ha portato alla luce “gli interessi delle consorterie ’ndranghetiste nei circuiti del tifo organizzato”.
Inoltre, il report segnala tentativi significativi di infiltrazione anche da parte di soggetti vicini a Cosa Nostra e Camorra soprattutto nel mondo dell'edilizia e della somministrazione di alimenti e di bevande. In particolare, in un passaggio del report si fa riferimento al bar Las Vegas di Abbiategrasso, chiuso nel marzo 2024 perché legato a Paolo Aurelio Errante Parrino, cugino acquisito di Matteo Messina Denaro e ritenuto da Dda e carabinieri del Nucleo investigativo al vertice del “Sistema mafioso lombardo” smantellato dall’inchiesta Hydra e ora sotto processo nell’aula bunker del carcere di Opera.
Infine, se è vero che a livello nazionale le richieste di verifica antimafia per il PNRR sono aumentate del 32,97%, è anche vero che la Lombardia spicca per il più elevato numero di richieste che supera tutte le altre regioni. Questo anche perché la Lombardia è un crocevia per la criminalità straniera, attiva nel traffico di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina, spesso in sinergia con le mafie italiane.