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La 24enne che ha travolto e ucciso Diana Siminescu: “Pensavo fosse un sasso, non mi sono accorta di nulla”

La 24enne che ha travolto e ucciso Diana Siminescu mentre camminava a bordo della carreggiata nei pressi di Calvagese della Riviera (Brescia) non si è fermata a prestare soccorso. Agli inquirenti ha riferito di non essersi accorta di nulla: “Pensavo di aver preso un sasso”.
A cura di Giulia Ghirardi
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In foto Diana Siminescu
In foto Diana Siminescu

"Stavo rientrando a casa dal ristorante in cui lavoro. Pensavo di aver preso un sasso, non mi sono accorta di nulla. Mi sono fermata poco distante rispetto al punto dell’impatto". A parlare è la 24enne che ha travolto e ucciso Diana Siminescu mentre camminava a bordo della carreggiata nei pressi di Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia. Martedì prossimo, il 12 agosto, saranno celebrati i funerali della 42enne nella chiesa parrocchiale di Calvagese.

Diana Siminescu, travolta e uccisa da una 24enne: cosa sappiamo

I fatti risalgono alla notte a cavallo tra giovedì 7 e venerdì 8 agosto quando, intorno all'1:00, la 42enne – madre di 4 figli e moglie di un agente della Polizia Locale di Vallio Terme – è stata investita dall'auto guidata dalla 24enne in via Marconi Guglielmo a Calvagese mentre stava camminando sul bordo della strada di ritorno da una serata trascorsa con amici. A causa dell'urto il corpo di Siminescu è stato sbalzato in un fosso dove è stato individuato poco dopo da un'automobilista di passaggio che ha allertato i soccorsi.

Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 i vigili del fuoco e la polizia stradale di Brescia che ha avviato le indagini per ricostruire l'esatta dinamica della vicenda. Per farlo, sono stati acquisiti i video delle telecamere di sorveglianza della zona dai quali è stato possibile identificare la 24enne in fuga attraverso la lettura della targa dell'auto e l'analisi di alcuni resti del veicolo sul luogo dell'incidente.

Ascoltata dagli inquirenti, la ragazza – che è indagata ma non in stato di arresto non essendo stata colta in flagranza di reato – ha affermato di non essersi accorta di nulla: "Pensavo di aver preso un sasso". Nel mentre, però, il padre della giovane ignaro dell'accaduto ha portato l'auto in officina per riparare i danni causati al paraurti, stando al racconto della figlia, "dall'urto con un sasso". Dopo aver saputo del caso, però, insospettito il titolare dell'esercizio ha allertato le forze dell'ordine che erano alla ricerca proprio dell'auto che gli era stata portata in riparazione.

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