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Jona Mullaraj, dalla festa per la fine dello spaccio con Fontana e la Lega all’arresto per 450 kg di droga

La “signora della droga” della Brianza Jona Mullaraj lo scorso febbraio aveva partecipato a una festa di fine spaccio del Parco delle Groane con il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
A cura di Giorgia Venturini
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Jona Mullaraj e il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana durante la festa di fine spaccio lo scorso febbraio
Jona Mullaraj e il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana durante la festa di fine spaccio lo scorso febbraio

Aveva preso parte a una festa per la fine dello spaccio nel Parco delle Groane lo scorso febbraio Jona Mullaraj, la "signora della droga" della Brianza finita in manette per droga dopo l'operazione dei carabinieri della Compagnia di Desio. Nessuno poteva immaginare però che la militante della Lega tanto impegnata in bacchetti e incontri a Ceriano Laghetto, in provincia di Monza e Brianza, nascondesse una doppia vita: da partecipante attiva in un incontro contro la droga a donna accusata di essere a capo di un traffico di stupefacenti tanto da nascondere 450 kg di hashish in un box a Cesano Maderno, sempre in Brianza.

I selfie scattati nella festa di fine spaccio al Parco delle Groane

La festa di fine spaccio a Ceriano Laghetto era stata organizzata lo scorso 27 febbraio: durante mattinata nel Parco delle Groane, nella zona competente al Comune della Brianza, si erano radunati anche gli esponenti dell'amministrazione locale e il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Insieme avevano celebrato il primo anniversario di liberazione dalla droga, risultato di un'importante operazione delle forze dell'ordine e di un anno di pandemia che aveva diminuito drasticamente la criminalità in zona. "Ciascuno deve diventare custode di questa riacquistata fetta di territorio – aveva detto il presidente Fontana, le cui parole erano state riportate su Il Cittadino di Monza e Brianza -. Quando venni nel parco tre anni fa c'era una situazione incredibile di degrado e sporcizia e sullo sfondo dei banchetti intorno ai quali spacciatori svolgevano la loro infame attività". Ad ascoltare le sue parole e a partecipare alla festa c'era anche Mullaraj. In quell'occasione, e in tante altre, si fece selfie un po' con tutti: dal presidente Fontana all'attuale vicesindaco leghista di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo. Foto che ora dopo la notizia dell'arresto stanno facendo il giro del web.

Jona Mullaraj e il vicesindaco di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo
Jona Mullaraj e il vicesindaco di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo

Vicesindaco: Sempre presente ai nostri banchetti, insospettabile

A commentare la notizia dell'arresto a Fanpage.it è proprio il vicesindaco Dante Cattaneo: "La conosco perché è una sostenitrice e una simpatizzante della Lega. Ma non potevamo immaginare tutto questo". Poi il vicesindaco tiene a ribadire: "Sono rimasto completamente sbalordito dalla notizia. Mullaraj era una persona sempre presente ai nostri banchetti, cene e incontri. Era una persona normalissima, nulla mi ha mai insospettito". La "signora della droga" di 36 anni è residente a Saronno ma a ridosso del confine con Ceriano Laghetto: se a Saronno partecipava attivamente ai Consigli comunali – o almeno prima della pandemia, quando erano aperti liberamente ai cittadini – a Ceriano aveva un ruolo più attivo. "Era una persona che se la chiamavi c'era sempre". Ora la donna non risponderà più presente: si trova nel carcere di Monza a disposizione dell'autorità giudiziaria.

L'operazione dei carabinieri di Desio

Le indagini dei carabinieri erano scattate la scorsa primavera quando il proprietario di una palazzina di Cesano Maderno aveva denunciato il furto in un box: una volta sul posto i militari in poco tempo avevano capito che la merce rubata era in realtà droga, probabilmente da tempo ben nascosta nel garage. Autore del furto di 450 kg di hashish era stato un fedelissimo di Mullaraj, un 45enne residente nell'hinterland milanese che aveva derubato il suo capo di un grande quantitativo di hashish. Da qui gli accertamenti dei carabinieri avevano portato all'arresto in tutto di cinque persone, destinatarie di misure cautelari in carcere per spaccio.

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