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Alberto Genovese arrestato per stupro

Interrogata l’ex fidanzata di Alberto Genovese, indagata per concorso in un altro stupro a Ibiza

L’ex fidanzata di Alberto Genovese, l’imprenditore accusato dello stupro di una 18enne in un festino a Milano, è stata interrogata in Procura in merito a un’altra presunta violenza sessuale di cui è accusata in concorso con l’imprenditore digitale: “Sarah ha risposto a tutte le domande degli inquirenti e ha anche fornito materiale utile per colmare le lacune contenute nella ricostruzione della persona offesa”, ha detto il suo avvocato Gianmaria Palminteri.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Sarah ha risposto a tutte le domande degli inquirenti e ha anche fornito materiale utile per colmare le lacune contenute nella ricostruzione della persona offesa": a dirlo è l'avvocato Gianmaria Palminteri difensore di Sarah Borruso, l'ex fidanzata di Alberto Genovese, l'imprenditore di alcune start up di successo finito in carcere il 6 novembre scorso con l'accusa di aver stuprato durante un festino a Milano una 18enne.

Nel festino del 10 ottobre l'ex fidanzata non era presente

L'ex fidanzata, indagata per concorso in violenza sessuale dopo la denuncia di una 23enne che sarebbe stata violentata a Ibiza, è stata infatti interrogata ieri 21 dicembre dalla Procura di Milano. L'interrogatorio è avvenuto su richiesta della stessa difesa: "La ragazza ha fornito la propria versione dei fatti in merito a quanto accaduto a Ibiza – spiega l'avvocato -. Una vicenda che non può e non deve essere sovrapposta a quanto accaduto a Milano". Il difensore precisa inoltre che nel festino del 10 ottobre, in cui è stata violentata la 18enne, Sarah Borruso non sarebbe stata presente.

Il presunto stupro avvenuto durante un festino a Ibiza

L'indagine nei confronti dell'ex fidanzata è stata aperta dopo che una ragazza di 23 anni aveva rivelato agli inquirenti che la scorsa estate, durante un festino a Ibiza, l'imprenditore e la sua fidanzata avevano abusato di lei.  "Mi avevano invitato ad andare in camera e io li ho seguiti, ed avevo chiesto se io potevo farmi di ‘2CB'. Loro hanno acconsentito e sono andata (…) Da quando sono entrata in camera ed ho tirato una striscia di stupefacente di colore rosa (…) non ricordo più nulla". Una tesi confermata anche da un'altra giovane che aveva partecipato al festino del 10 ottobre in cui Genovese avrebbe violentato la 18enne. La testimone aveva raccontato che giravano delle voci in cui si diceva che l'imprenditore e l'ex fidanzata drogavano le ragazze per poi stuprarle. Tutti questi elementi, insieme ai video delle telecamere interne all'appartamento milanese e alle testimonianze raccolte, sono al vaglio degli investigatori.

Le querele al braccio destro di Genovese

E mentre l'ex fidanzata veniva sottoposta all'interrogatorio della Procura, la 18enne che sarebbe stata stuprata da Genovese lo scorso 10 ottobre a Milano ha presentato due querele nei confronti di Daniele Leali, considerato il "braccio destro" dell'imprenditore. Leali, che nella vicenda Genovese è accusato di spaccio, dovrà rispondere di diffamazione per alcune frasi pronunciate durante il programma tv "Non è l'arena" e per alcune storie condivise su Instagram. Leali avrebbe infatti rivolto alcuni commenti offensivi alla ragazza accusandola inoltre di essere andata "dopo dieci giorni di nuovo in giro per locali a far festa" e di essere una tossicodipendente. Parole pesanti che gli sono valse due querele alle quali dovrà rispondere insieme all'accusa di aver fornito droga alle ragazze durante le feste a "Terrazza sentimento", il lussuoso attico di Genovese nel centro di Milano.

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