Incidente lago di Como, morto 22enne: chiesto giudizio immediato per la ragazza che guidava la barca
Si chiudono le indagini relative allo scontro tra barche sul lago di Como che lo scorso giugno ha causato la morte di Luca Fusi, giovane di 22 anni che si trovava con due amici a bordo di un'imbarcazione. A essere accusata di omicidio colposo è una 21enne belga, per la quale la procura di Como chiederà il giudizio immediato. L'avvocato difensore della ragazza, Massimo Schipilliti, avrebbe manifestato l'intenzione di chiedere il patteggiamento.
La giovane si trova agli arresti domiciliari
La giovane è stata per due mesi agli arresti domiciliari e poi è tornata in libertà con alcune restrizioni. Durante l'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari aveva raccontato che stava guidando il motoscafo del patrigno a una velocità sostenuta quando ha investito la piccola imbarcazione dove c'era Luca con altri amici. La 21enne ha raccontato di non essersi accorta dell'altra barca probabilmente per la musica troppo alta. Fin da subito è stata sottoposta all'alcol test risultando negativa. I testimoni hanno raccontato che l'impatto è stato molto violento e che il boato si è sentito per chilometri.
Luca è morto sul colpo
I due ragazzi che si trovavano insieme a Luca, sono stati sbalzati in acqua e recuperati dai soccorsi che li avevano poi portati in ospedale. Anche le loro parole potrebbero far luce sul caso. Quel giorno invece Luca è morto sul colpo. Resta quindi la tragedia che a inizio estate ha sconvolto il comune di Guanzante dove il 22enne viveva. Solo un anno fa aveva conseguito la laurea di Economia. Solo alcune settimane prima un'altra imbarcazione è stata travolta da un grande motoscafo sul Lago di Garda: a perdere la vita sono stati il 37enne Umberto e la 25enne Greta.