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Incendio Milano, brucia grattacielo in via Antonini

Incendio in via Antonini a Milano, Procura apre fascicolo per disastro colposo: le cause del rogo

La Procura di Milano, per cui sta indagando il pubblico ministero Tiziana Siciliano, aprirà a breve un fascicolo per disastro colposo per l’incendio che ieri ha distrutto un grattacielo in via Antonini. Si stanno nel frattempo chiarendo le cause del rogo, mentre il timore principale adesso è rappresentato da possibili crolli.
A cura di Filippo M. Capra
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Il giorno dopo l'incendio che ha distrutto la Torre dei Moro in via Antonini a Milano, sciogliendo come burro la struttura, si fa la conta dei danni e delle responsabilità. La Procura di Milano, per cui sta indagando il pubblico ministero Tiziana Siciliano, aprirà a breve un fascicolo per disastro colposo. La dottoressa Siciliano effettuerà nelle prossime ore un sopralluogo sul posto insieme ai vigili del fuoco per valutare lo stato delle cose.

Le cause dell'incendio, ipotesi cortocircuito

Nel frattempo, secondo quanto appurato sinora dagli inquirenti, sarebbe stato ormai chiarito il "percorso" delle fiamme. L'incendio, infatti, si sarebbe scatenato al quindicesimo piano dell'edificio per poi propagarsi rapidamente in tutto il palazzo a causa di quello che viene definito "effetto camino". Il rogo, in sostanza, avrebbe avuto maggior possibilità di raggiungere i piani inferiori per via dello spazio tra il cemento armato e la copertura in metallo e polistirene largo alcuni centimetri. Resta però da capire cosa sia successo al quindicesimo piano, la causa che ha dato il via all'inferno di fuoco che fortunatamente non ha provocato vittime e nemmeno feriti.

L'ultima ipotesi è quella di un cortocircuito. In un video agli atti dell'inchiesta, registrato da un testimone, si vedrebbe infatti l'incendio originarsi all'ultimo piano dell'edificio. Gli investigatori proseguono comunque nelle indagini per appurare la causa effettivo dello scoppio del rogo con l'ausilio anche del Nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco i cui specialisti sono arrivati a Milano da Roma.

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Si temono crolli improvvisi dell'edificio

Il timore principale, al momento, è quello di un possibile crollo degli interni. Alcuni tecnici, per questo motivo, starebbero valutando l'abbattimento di quel che resta dell'edificio, così da evitare eventuali ulteriori problemi in caso di collassi che potrebbero coinvolgere i palazzi adiacenti. Nei prossimi giorni gli investigatori depositeranno una relazione con le prime analisi effettuate. Gli inquirenti passeranno poi all'ascolto delle testimonianze di diverse persone, tra cui anche i responsabili e i progettisti che hanno realizzato il piano di costruzione della torre.

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