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Incendio Milano, brucia grattacielo in via Antonini

Incendio a Milano, Sala: “Grattacielo di via Antonini come la Grenfell Tower, è inaccettabile”

All’indomani dell’incendio che ha distrutto un grattacielo di 20 piani in via Antonini a Milano, il sindaco Sala ha fatto il punto su ciò che è accaduto: “Il rivestimento esterno del palazzo è andato in fiamme in modo fin troppo rapido, in una dinamica che ha ricordato da vicino l’incendio della Grenfell Tower di Londra”, ha scritto Sala, aggiungendo: “La Torre del Moro è stata costruita poco più di 10 anni fa e non è accettabile che un edificio così moderno si sia dimostrato del tutto vulnerabile”.
A cura di Francesco Loiacono
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Sono state "ore di profonda preoccupazione" ieri a Milano, sconvolta dall'incendio del grattacielo "Torre del Moro" in via Antonini. A rivolgersi ai milanesi, all'indomani di quella che poteva essere una strage ma fortunatamente non ha visto alcuna vittima, è stato il sindaco Beppe Sala: "Ieri la nostra città ha vissuto ore di profonda preoccupazione per le fiamme che hanno avvolto la Torre del Moro, nel quartiere Vigentino – ha scritto il primo cittadino su Facebook -. Appena sono stato messo al corrente di quello che stava accadendo mi sono recato sul posto e ho seguito le operazioni di spegnimento dell'incendio e di messa in sicurezza dello scheletro dell'edificio da parte dei Vigili del Fuoco, che come sempre hanno operato in modo encomiabile in una situazione di estremo rischio personale, avendo dovuto lavorare allo spegnimento dell'incendio dall'interno e mettendo in sicurezza un piano per volta".

Chi era nello stabile ha bussato alle porte dei vicini prima di abbandonare l'edificio

Sala ha poi elogiato il comportamento degli inquilini del grattacielo di 20 piani: "Chi abitava nello stabile ha mostrato grande senso di responsabilità, bussando alle porte dei propri vicini per informarli di ciò che sta accadendo e per accertarsi che tutto fosse sotto controllo, prima di abbandonare l'edificio. Sono rimasto lì fino a sera inoltrata, quando non si è avuta conferma della notizia più importante: fortunatamente non ci sono vittime né feriti. Abbiamo assistito le famiglie che non avevano una sistemazione per la notte, offrendo loro una collocazione in hotel. Nelle prossime ore lavoreremo per garantire ai residenti tutto il supporto necessario".

Le cause dell'incendio, Sala: Rivestimento esterno in fiamme troppo rapidamente

Il sindaco ha quindi affrontato quello che appare adesso il tema più importante, ossia le cause dell'incendio e soprattutto le eventuali responsabilità per carenze a livello costruttivo: "Le cause dell'incendio sono ancora in via di accertamento. Quello che però è apparso chiaro sin da subito è che il rivestimento esterno del palazzo è andato in fiamme in modo fin troppo rapido, in una dinamica che ha ricordato da vicino l'incendio della Grenfell Tower di Londra di qualche anno fa. La Magistratura è già al lavoro per chiarire la dinamica dell'accaduto. Il mio auspicio è che le responsabilità siano accertate con rapidità. La Torre del Moro è stata costruita poco più di 10 anni fa e non è accettabile che un edificio così moderno si sia dimostrato del tutto vulnerabile".

Aperta inchiesta, i vigili del fuoco: Mai vista una cosa così

Intanto prosegue, anche nella mattinata odierna, il lavoro dei vigili del fuoco per completare lo spegnimento dell'incendio. Dopo aver lavorato per tutta la notte, i pompieri sono impegnati con le autoscale nello spegnimento dei focolai che sono ancora attivi ai piani alti. Prosegue anche il controllo negli alloggi ed è poi prevista una verifica delle strutture: dalla facciata esterna, che è quella che ha preso fuoco per prima, già ieri si erano staccati diversi pezzi incandescenti che hanno bruciato le auto parcheggiate sotto il palazzo. "Mai vista a Milano una cosa così – ha detto all'agenzia Ansa il comandante dei vigili del fuoco di Milano Giuliano Santagata -. È probabile che la facciata fosse fatta di materiale molto combustile". Ed è proprio sul tipo di materiali utilizzati per la facciata che si dovranno concentrare le indagini della magistratura, che ha aperto un'inchiesta per disastro colposo. Agli inquilini, infatti, sarebbe stato assicurato che si trattasse di materiali ignifughi.

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