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In servizio in cerca di alieni: carabiniere a processo per truffa contro lo Stato

Un ex maresciallo è a processo per falso ideologico in atto pubblico e truffa continuata: avrebbe impegnato due ore di straordinari per controllare segnalazioni di avvistamenti alieni.
A cura di Giorgia Venturini
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Nelle foto si vede di tutto: sagome nere in cima a una montagna o vicino a un torrente. Ma anche oggetti non identificati volanti e strane ombre nel bosco. Tutto contenuto in un fascicolo pieno di segnalazioni su presunti avvistamenti alieni a partire dal 2011. Come piega Il Corriere della Sera, a presentare il materiale è stato il carabinieri Alessandro Di Roio, ex comandante a Chiesa Valmalenco, in Valtellina, che ora è finito a processo per falso ideologico in atto pubblico e truffa continuata.

L'ex militare, ora in pensione, è accusato di essersi segnato due ore e quaranta minuti di servizio in più facendosi pagare dallo Stato quindi straordinari dal valore di 100 euro lordi. Il motivo? Questi minuti erano necessari per fare pattugliamenti "anti-alieni": sopralluoghi quindi che, secondo l'accusa, non rientrerebbero nel suo luogo da luogotenente.

L'accusa contesta due ore e mezza di straordinari

Il carabiniere, a capo della stazione di Chiesa in Valmalenco dal 1996 al 2021 prima di essere congedato, al Corriere della Sera ha spiegato: "Falsità, durante le ore contestate, due in tre anni, ero in servizio. E non certo a caccia di Ufo". E poi aggiunge: "In quel periodo gli avvistamenti erano quasi quotidiani e le persone terrorizzate si rivolgevano a me".

Le segnalazioni alieni presentate dai cittadini

Tutte spiegazioni che l'ex comandante, 58 anni e padre di nove figli con una carriera nell'Arma sigillata anche da encomi e onorificenze, dovrà ora dare davanti al giudice. Il 58enne avrebbe già spiegato che le prime segnalazioni erano arrivate nel 2011 quando i cittadini si erano rivolti a lui per segnalare oggetti volanti e luci pulsanti. "Ne ho raccolte circa ventisei".

La decisione di andare avanti con i pattugliamenti

Ascolta i cittadini e continua a fare pratiche anche quando dall'alto arriva l'ordine di fermarsi. Perché non lo ha fatto? "Sarebbe stata omissione di atti d'ufficio", spiega l'avvocato difensore Marco Della Luna. "A questo punto però il mio assistito è diventato scomodo: tanto che sono iniziate nei suoi confronti una serie di contestazioni, compresi i 100 euro di straordinari non autorizzati". Tutto verrà deciso in tribunale.

Prosciolto dall'accusa di diffamazione

Intanto il carabiniere era stato già prosciolto dal Tribunale militare di Verona di diffamazione continua e pluriaggravata nei confronti dell’allora capitano dei carabinieri di Sondrio Federica Galvagno e dell’allora comandante provinciale, il colonnello Emanuele De Ciuceis.

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