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Omicidio Carol Maltesi

Il papà di Carol Maltesi scrive a Davide Fontana: “Sei un mostro, hai distrutto la vita del mio angelo”

Fabio Maltesi ha pubblicato un lungo post carico di rabbia sul suo profilo Facebook indirizzato a Davide Fontana, l’uomo che ha confessato di aver ucciso la figlia Carol: “”Sei un mostro”.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Hai distrutto la vita del mio angelo, togliendo via il diamante della mia vita": a scriverlo in un post carico di rabbia è Fabio Maltesi, il papà di Carol uccisa brutalmente a gennaio scorso. Le sue parole sono indirizzate a Davide Fontana, l'uomo che ha confessato l'omicidio e di aver distrutto il cadavere della 26enne: "Come ti sei permesso – continua il padre – a togliere la vita e a torturare il suo bel viso e corpo dopo la morte della mia bimba".

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I messaggi scritti dal padre di Carol

Maltesi, molto provato e distrutto da questa terribile vicenda, ha poi rivolto delle minacce al 43enne. Quello del 3 aprile è solo uno dei post pubblicati sul suo profilo Facebook da Fabio Maltesi. L'uomo, da quando ha appreso la notizia, condivide molti messaggi e foto rivolti alla figlia: "Una creatura splendida, una figlia affettuosa, una mamma che adorava suo figlio". Maltesi aveva anche detto di aver ricevuto gli auguri del compleanno da Fontana che, in quel periodo, si era già impossessato del telefono della figlia.

Fontana si è finto Carol

Il 43enne infatti, dopo aver commesso l'omicidio e aver cercato un modo e un luogo per sbarazzarsi del corpo di Carol, avrebbe finto di essere lei con amici, colleghi e parenti. Due colleghi di Carol, Juan e Ginevra, hanno raccontato che Fontana avrebbe contattato altre ragazze per chiedere delle collaborazioni per la produzione di video hard amatoriali. Per convincerle, oltre che con il suo profilo, le avrebbe contattate anche con quello di Carol sostenendo che potevano fidarsi di lui. Durante l'ultimo interrogatorio con gli inquirenti, oltre a darsi del vigliacco per non aver chiamato subito le forze dell'ordine, ha affermato di aver fatto tutto da solo e non aver avuto complici.

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