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Omicidio Carol Maltesi

Il papà di Carol Maltesi: “Il suo assassino è un mostro, mi ha fatto gli auguri al posto di mia figlia”

È distrutto il papà di Carol Maltesi, uccisa e fatta a pezzi dal vicino ed ex fidanzato Davide Fontana: “Quell’uomo è un mostro – dice in un’intervista – in queste settimane io scrivevo a mia figlia e lui mi rispondeva facendo finta di essere la mia Carol. Credevo che lei stesse bene invece l’aveva già ammazzata”.
A cura di Francesco Loiacono
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Carol Maltesi col padre Fabio (Facebook)
Carol Maltesi col padre Fabio (Facebook)
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Dallo scorso martedì, quando ha saputo cosa era accaduto alla sua Carol, il papà della 26enne, Fabio Maltesi, è un uomo distrutto. Sul suo profilo Facebook continua a pubblicare foto che la ritraggono assieme a quella figlia che era "una creatura splendida, una figlia affettuosa, una mamma che adorava suo figlio (un bimbo di sei anni che vive col padre, ex compagno di Carol ndr)" ed era "piena di voglia di vivere. Non era una pornostar come sto leggendo, lei era un angelo", dice l'uomo intervistato dal "Corriere della sera". E a proposito di Davide Fontana, il 43enne assassino reo confesso di Carol, dice: "È un mostro, quell’uomo è un mostro … In queste settimane io scrivevo a mia figlia e lui mi rispondeva facendo finta di essere la mia Carol. Credevo che lei stesse bene invece l’aveva già ammazzata, ci siamo mandati messaggi anche per il mio compleanno, ma ora ho scoperto che era lui a farmi gli auguri, non mia figlia".

Col padre l'assassino ha usato lo stesso trucco: si è finto Carol e ha detto che era a Dubai

Fabio Maltesi sta adesso rientrando dall'Olanda, dove vive, per i funerali della figlia, la cui data non è ancora stata comunicata. Anche lui, come la sua ex moglie e mamma di Carol, è stato ingannato dall'omicida, che dopo l'efferato delitto per oltre due mesi si è finto Carol e ha risposto col suo cellulare ai messaggi che le arrivavano: "Credevo di sentirla sempre, perché in tutto questo tempo le ho scritto su Whatsapp. Anzi, in realtà io la chiamavo, ma trovavo spento, allora le scrivevo e lei mi rispondeva. Almeno, credevo fosse lei ma ora ho scoperto che era il suo assassino… pazzesco, è una cosa incredibile ciò che ha fatto quell’uomo". Anche col papà di Carol l'assassino ha utilizzato lo stesso "trucco" che ha usato con la madre e altre persone che avevano provato a chiamarla: gli ha detto che era a Dubai, cercando in questo modo di sviare i sospetti che stavano nascendo anche nel genitore: "Qualcosa di strano c’era… Prima di tutto, nelle ultime settimane lei non mi rispondeva mai subito, ma mi scriveva solo dopo uno-due giorni. E poi, mi ero accorto che spesso mi mandava dei messaggi copia-incolla con i precedenti e questo non era da lei. Allora le ho chiesto il perché e lei, anzi il suo assassino, mi ha risposto di essere a Dubai. Invece era già in cielo".

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