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Il governo non sarà parte civile nel processo per la strage di piazza della Loggia

Il gup ha respinto la richiesta della Presidenza del Consiglio. Per il giudice è stata inviata troppo tardi e il governo non poteva non conoscere la data dell’udienza perché “fatto notorio” divulgato più volte attraverso la stampa.
A cura di Enrico Spaccini
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La Strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974
La Strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974

La Presidenza del Consiglio non si costituirà parte civile nell'udienza preliminare a carico di Roberto Zorzi. Militante del movimento neofascista Ordine Nuovo, insieme a Marco Toffaloni è imputato come presunto esecutore materiale della Strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 in cui morirono otto persone. Il gup Francesca Grassani, su istanza della difesa, ha respinto la richiesta motivando la sua decisione con la mancanza del presupposto principale, ovvero la "forza maggiore".

La nota della Presidenza di aprile

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, aveva dichiarato che la mancata costituzione di parte civile che era stata resa nota a fine aprile era stata dovuta solo al fatto di non aver ricevuto l'avviso "riguardante la fissazione dell'udienza preliminare".

In una nota, la Presidenza aveva rassicurato i familiari delle otto vittime della strage, e gli altri 102 feriti, che avrebbe chiesto al gup di Brescia "la rimessione in termini ai fini della costituzione di parte civile, che seguirà non appena la rimessione sarà concessa".

Le motivazioni del gup

La giudice Grassani, però, ha respinto la richiesta accogliendo l'eccezione della difesa dell'imputato alla tardiva costituzione di Palazzo Chigi. Il motivo risiede proprio nel presupposto principale, ovvero la "forza maggiore" che avrebbe provocato il ritardo della costituzione.

La gup ha sottolineato che la data in cui si sarebbe tenuta la prima udienza era un "fatto notorio" e che era stato divulgato più volte attraverso la stampa. Perciò, questo sarà il primo procedimento legato alla Strage del '74 in cui il governo non è parte civile.

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