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Il Comune di Milano vuole far pagare il parcheggio anche ai residenti, anche per una sola auto

Tra le ipotesi inserite nell’aggiornamento del Piano generale del traffico urbano, c’è quella di rendere a pagamento la sosta ai residenti nel centro di Milano. I parcheggi sono troppo pochi, e la soluzione per il Comune è ridurre il numero di auto.
A cura di Enrico Spaccini
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Il problema è chiaro: a Milano circolano troppe auto. Così tante, che i parcheggi che la città offre sono troppi pochi. Per questo motivo, nell'aggiornamento del Piano generale del traffico urbano, Palazzo Marino ha avanzato alcune ipotesi che potrebbero portare a una riduzione del numero di veicoli nel centro cittadino. Tra queste, c'è la possibilità di rendere a pagamento le autorizzazioni alla sosta su strada per i residenti che ad oggi, in quanto tali, beneficiano per le proprie auto di un pass gratuito per la sosta intorno alla propria abitazione.

Stando ai dati pubblicati dal Corriere della Sera, la città è in grado di offrire circa 380mila posti auto. Questi sono suddivisi in: 300mila su strada, 39.700 in parcheggio pubblici e oltre 42.500 in strutture private. Facendo un rapido calcolo in base al numero di veicoli dei residenti e ai 45mila che arrivano da fuori città, restano fuori circa 180mila auto costrette alla sosta irregolare.

La prima ipotesi: rendere a pagamento tutti i pass per la sosta ai residenti

Trasformare progressivamente tutte le autorizzazioni alla sosta su strada in pass onerosi, quindi, spingerebbe i residenti a tenere per sé meno auto liberando così un posto ai pendolari. Il costo, si legge, verrebbe modulato in base alle "caratteristiche dell'utenza e delle classi dei veicoli".

Si tratterebbe di certo di un provvedimento coerente con gli obiettivi fissati dai piani di riferimento, ovvero il Piano urbano della mobilità e il Piano aria clima. Considerando anche il fatto che le nuove regole di Area B per l'accesso delle auto nelle aree più centrali della città hanno "modificato pochissimo".

Lo aveva dichiarato a Fanpage.it a metà febbraio l'assessora alla Mobilità, Arianna Censi, in occasione del blocco del traffico dovuto ai livelli di inquinamento registrati dalle centraline Arpa: "Dobbiamo aiutare le persone a cambiare le proprie abitudini, dobbiamo far capire che questo è un processo inevitabile e che deve essere condiviso il più possibile".

La seconda ipotesi: far pagare il parcheggio solo alla seconda auto di ogni nucleo familiare

Un'altra ipotesi, meno drastica, sarebbe quella di rendere a pagamento il pass solo per la seconda auto dei residenti. In base ai dati riportati nel dossier presentato dai tecnici dell'Amat, l'agenzia del Comune di Milano dedicata alla realizzazione di analisi e sviluppo di modelli a supporto della pianificazione cittadina per quanto riguarda la mobilità e il trasporto pubblico, ci sarebbero circa 80mila nuclei familiari che hanno due vetture.

L'idea, in questo caso, consisterebbe nel lasciare gratuito il pass per la sosta per una sola auto a nucleo familiare, facendo poi pagare una tariffa annuale dal secondo veicolo in poi. Senza, però, escludere il fatto che in futuro potrebbe diventare a pagamento anche il primo pass.

L'obiettivo è ridurre il numero di auto entro dieci anni

"Ho chiesto ai tecnici di produrmi tutti gli scenari possibili e tutti i risultati ipoteticamente attendibili", ha affermato l'assessora Censi, "poi la politica sulla base dei dati oggettivi deciderà che strada prendere". Il sindaco Beppe Sala ha ripetuto più volte come la direzione sulla quale procedere è quella che porta alla riduzione del tasso di motorizzazione in città, passare quindi dalle 50 auto per 100 abitanti a 40 nell'arco di dieci anni.

Da queste ipotesi sembra che il modo per arrivare a destinazione sia rendere il possesso di una vettura sempre più caro, o meglio, meno conveniente rispetto all'uso del trasporto pubblico. "Sarebbe già importante valutare la convenienza di quanto costa a una famiglia avere una seconda auto a quanto invece sia più conveniente utilizzare altri sistemi", ha concluso Censi. Certo, rimane sempre la possibilità di aumentare il numero di parcheggi a strisce gialle e blu.

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