video suggerito
video suggerito

Il caso di Erika Ferini Strambi: dalla scomparsa al ritrovamento del cadavere in un campo dopo 10 giorni

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio per indagare sulla morte di Erika Ferini Strambi, trovata morta in un campo vicino a Milano dieci giorni dopo la scomparsa. L’ipotesi degli inquirenti è che quella notte la donna possa aver incontrato qualche sconosciuto che potrebbe essere il responsabile dell’omicidio. Ad avvalorare tale tesi, alcune impronte digitali rinvenute sull’auto. Ecco cosa sappiamo.
A cura di Giulia Ghirardi
31 CONDIVISIONI
Erika Ferini Strambi
Erika Ferini Strambi

Erika Ferini Strambi è stata trovata morta lo scorso 16 luglio in un campo tra Pantigliate e Peschiera Borromeo, a pochi chilometri dal bar-karaoke di Segrate (Milano) dove la donna era stata vista viva per l'ultima volta una decina di giorni prima. Il corpo della 53enne è stato rinvenuto semi svestito, senza una scarpa e senza slip, a 200 metri di distanza dalla vettura. Accanto a lei, le stampelle che usava per muoversi fin dall’infanzia, ma non la sua borsa né il cellulare che risultano tuttora scomparsi. Sul caso il pm di Milano Francesco De Tommasi ha aperto un fascicolo per omicidio.

Dal giorno della scomparsa alle indagini della Procura: cosa sappiamo

Rimane ancora un mistero la morte di Erika Ferini Strambi, impiegata nell'ufficio risorse umane di Luxottica, che la notte di sabato 5 luglio non è più tornata nella sua casa a Calvairate a Milano. Non mancano, però, le prime ipotesi e le piste su cui stanno indagando gli inquirenti.

Il giorno successivo alla scomparsa, lunedì 7 luglio, il padre Aldo, preoccupato che la figlia non rispondesse più al telefono e dalla segnalazione di alcuni colleghi che avevano detto di non averla vista al lavoro, ha sporto denuncia di scomparsa. È allora che sono cominciate le ricerche della 53enne che sono partite dal luogo dove la donna era stata vista viva per l'ultima volta: il bar-karaoke di Segrate dove era solita recarsi con gli amici.

"Si comportava normalmente, mi sembrava serena. Era seduta in compagnia di un uomo, anche lui sembrava tranquillo. Sono rimasti 20 minuti, poi sono andati via. Lui, però, non è andato via con lei", ha raccontato uno dei testimoni a Morning News, un programma di Canale 5. "Sembrava un primo appuntamento", ha aggiunto un'altra testimone. Poco più tardi, le telecamere di video sorveglianza della zona hanno ripreso Erika Ferini Strambi salutare gli amici intorno alle 00:40 e dirigersi verso l'auto con la quale ha cominciato un lungo girovagare senza un indirizzo preciso, percorrendo le strade provinciali intorno alle campagne tra l’aeroporto di Linate e il parco della Muzza. Il telefonino, che dopo qualche ora ha cessato per sempre di dare segnali, ha agganciato per ore le celle tra Roverbella e Cascina Nuova, campagne di Pantigliate.

Da quel momento, di Erika non si ha più avuto notizia sino al 16 luglio quando è stato ritrovato il corpo in un campo di Pantigliate, a pochi chilometri dal bar-karaoke dove era stata vista viva l'ultima volta. A notare per primo l'auto in un fosso, una Mini Cooper, è stato un agricoltore della zona. Sul posto sono intervenuti i soccorritori e i carabinieri che hanno rinvenuto il cadavere a circa duecento metri di distanza dalla vettura. Accanto al corpo semi svestito della donna che non presentava evidenti segni di violenza, c'erano le stampelle che utilizzava per muoversi. Nessuna traccia, invece, della borsa e del cellulare che, al momento, risultano ancora scomparsi.

È a questo punto della vicenda che il pm Francesco De Tommasi ha aperto un fascicolo per omicidio per indagare sulla morte della 53enne. Secondo quanto rivelato da fonti investigative a Fanpage.it, gli inquirenti escluderebbero la pista del femminicidio, almeno nel senso più stretto del termine, poiché le motivazioni dell'atto si troverebbero al di fuori di un contesto di relazioni affettive o familiari. L'ipotesi è che la donna possa aver incontrato qualche sconosciuto che potrebbe essere il possibile responsabile dell'omicidio. Ad avvalorare tale tesi, come appreso da Fanpage.it, alcune impronte digitali rinvenute sull'auto della donna dagli investigatori, ancora senza corrispondenza.

Nel mentre, si stanno analizzando il cellulare aziendale e il computer trovati a casa della vittima in cerca di elementi utili per ricostruire la dinamica della vicenda. Vano il sopralluogo nei campi effettuato ieri, martedì 22 luglio, che non ha portato al ritrovamento del telefono e la borsa della donna. Ulteriori elementi potrebbero arrivare venerdì 25 luglio in occasione dell'autopsia sul corpo della donna.

31 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views