I sommozzatori lo cercano tutta la notte convinti che sia annegato, ma dormiva in un capannone
Si sono uniti Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco e Protezione civile per cercare un uomo che credevano fosse annegato nel fiume Lambro la sera di venerdì 19 maggio. L'indomani mattina è stato trovato che dormiva, ignaro di tutto, all'interno di un capannone a Biassono.
Lo cercando tutta la notte nel fiume
Poco dopo le 22 di venerdì scorso, alcuni cittadini hanno denunciato di aver visto un corpo galleggiare nelle acque del fiume Lambro all'altezza del comune di Biassono, in provincia di Monza e Brianza. Secondo alcuni testimoni, prima si aggirava con un coltello in mano e quindi si pensava potesse trattarsi di un suicidio.
Allertate le forze dell'ordine, è stata organizzata una vera e propria task force, con l'aiuto dei sommozzatori, per cercare di rintracciare e recuperare quel corpo, che molti ormai davano per spacciato. Nonostante questo gli operatori hanno lavorato tutta la notta. Soltanto l'indomani mattina hanno scoperto che tutto quell'impegno era inutile.
L'uomo dormiva in un capannone
Intorno alle 7 di questa mattina, infatti, un passante sente urla e strani rumori provenire da un capannone e decide di avvertire subito il 122. Arrivata sul posto una volante dei carabinieri della Compagnia di Monza, trova un uomo che, infreddolito, tentava di chiedere aiuto.
Secondo quanto riferito, era lo stesso uomo che stavano cercando da tutta la notte, convinti che fosse annegato, nel fiume. L'uomo era in realtà riuscito ad uscire da solo dall'acqua e aveva trovato riparo all'interno del capannone, dove poi si era addormentato.
Gli agenti lo hanno riportato dalla moglie, che era rimasta tutta la notte in apprensione per le sorti del marito e ormai si era convinta anche lei che fosse proprio quell'uomo annegato nel fiume.
