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I locali dei Navigli in rivolta contro le norme anti-movida, Beppe Sala: “Le persone vogliono dormire”

I commercianti del Naviglio Pavese vogliono l’annullamento della zona a traffico limitato: sta provocando enormi danni al loro lavoro come le altre norme anti-movida proposte dal Comune. Beppe Sala: “Non sono norme risolutive, ma non si può non fare niente”.
A cura di Matilde Peretto
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(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Il Naviglio Pavese è stato in rivolta nella giornata di ieri, giovedì 2 maggio. I commercianti di via Ascanio Sforza sono scesi in strada per protestare contro la Zona a Traffico Limitato (ztl) con telecamere imposta dal Comune di Milano più di un anno fa. Chiedono il suo annullamento il prima possibile perché nel giro di poco tempo ha causato un forte calo di clienti. Sembra anche che ben 8 attività commerciali abbiano chiuso dopo la sua istituzione. Beppe Sala, il sindaco di Milano, ha risposto alle polemiche: "Andremo avanti su questo percorso. Le persone vogliono dormire la notte".

Le critiche mosse dai commercianti del Naviglio Pavese

Giovanna Brigida è la proprietaria del ristorante e cocktail bar Maya in via Ascanio Sfroza. Intervistata dal quotidiano Il Giorno, racconta di come, da quando è stata istituita la ztl con telecamere nel maggio 2023, ci sia stato "un calo esorbitante di clienti". Ha spiegato: "Hanno chiuso 8 attività commerciali, lasciando a senza lavoro decine di dipendenti. Trovare parcheggio era difficile prima, ora ancora di più". Prosegue parlando di figli costretti a parcheggiare l'auto lontana e portare a piedi la spesa ai genitori.

In accordo con la signora Brigida è il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, sostenitore della battaglia dei commercianti: "La ztl di Ascanio Sforza in meno di un anno ha fatto un sacco di disastri. Locali hanno chiuso per sempre e altri gestori di locali storici hanno ceduto l’attività perché stanchi di essere vessati. La ztl è buona solo per fare cassa". E continua: "Oltre a farne le spese i milanesi, anche i residenti sono stati penalizzati perché tutto il Naviglio Pavese, senza presidio, è tornato ad essere molto pericoloso e infrequentabile".

Le risposte del sindaco di Milano Beppe Sala

Il sindaco di Milano Beppe Sala, venuto a conoscenza delle polemiche relative alla ztl del Naviglio Pavese, ha risposto dicendo: "Le zone a traffico limitato vengono istituite perché c'è una grande richiesta. Vediamo di continuare sul percorso intrapreso e poi si vedrà, ma è chiaro che non si può essere ‘randomici' e continuare a cambiare". Lo ha detto alla fine della conferenza stampa di presentazione della sesta edizione della "Milano Arch Week 2024".

In ballo c'è anche la questione dei dehors (gli spazi esterni adibiti con tavoli e sedie) che erano stati ampliati durante il periodo del Covid e, ora, saranno chiusi da mezzanotte in alcune zone di Milano particolarmente movimentate. Ma sono state stabilite anche altre norme anti-movida che possono creare danni ai commercianti, come il divieto di asporto di bevande e cibo dopo una certa ora.

Il sindaco di Milano, a tal proposito, ha detto: "Sappiamo benissimo che non sono norme risolutive, non esistono norme risolutive, ma quello che pensiamo è che non fare niente o non provare a far niente sarebbe anche peggio". Si rivolge ai commercianti: "Devono partecipare all'evoluzione della tranquillità della cittadinanza. Ho la casella di posta invasa da mail di cittadini che si lamentano perché vogliono dormire la notte".

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