I colleghi di Chamila Wijesuriya: “Aveva paura di essere uccisa da Emanuele De Maria, lo voleva allontanare”

Chamila Wijesuriya aveva paura di Emanuele De Maria. È quanto sarebbe emerso dalle testimonianze di amici e colleghi che sono state raccolte in questi giorni per il nuovo fascicolo d'indagine sull'omicidio, tentato omicidio e suicidio che si sono consumati tra il 9 e l'11 maggio scorsi a Milano per mano del 35enne. La Procura vuole accertare se qualcuno ha sottovalutato atteggiamenti o episodi che avrebbero in qualche modo fatto cambiare il quadro di De Maria che, prima di uccidere la collega 50enne con cui aveva una relazione, ferire gravemente un altro collega a coltellate e togliersi la vita lanciandosi dal Duomo, era considerato un detenuto modello del carcere di Bollate. Nel frattempo, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha chiesto al Tribunale di Sorveglianza di Milano una relazione urgente sul caso e tutti gli atti, comprese le relazioni dell'equipe di psicologi ed educatori del carcere del 2023 e del 2024 e il provvedimento con cui la giudice Giulia Turri aveva approvato la proposta di lavoro esterno.
De Maria era stato arrestato nel 2018, dopo due anni di latitanza, per un femminicidio commesso nel 2016. Condannato a 14 anni e 3 mesi, era arrivato a Bollate il 30 novembre del 2021 e a novembre 2023 aveva iniziato a lavorare all'hotel Berna di via Napo Torriani a Milano. Là aveva conosciuto Wijesuriya, barista nello stesso albergo, con la quale aveva iniziato una relazione. Questo percorso, compreso il nuovo legame sentimentale, era stato considerato una prova del fatto che si stesse reinserendo nella società, che appariva una persona equilibrata e senza scompensi psichici.
Tuttavia, stando a quanto emerso dalle testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra Mobile coordinati dal pm Francesco De Tommasi, Wijesuriya avrebbe manifestato in diverse occasioni paura per i comportamenti di De Maria. Secondo alcuni colleghi, la 50enne aveva "paura di essere ammazzata da lui", tanto che voleva interrompere la loro relazione e che il 35enne si allontanasse da lei. Alcuni avrebbero raccontato anche di scenate di gelosia che De Maria le avrebbe fatto anche di fronte a loro.
È stato ascoltato nelle scorse ore anche Hani Nasr, l'altro collega che la mattina del 10 maggio De Maria ha accoltellato davanti all'ingresso dell'hotel Berna ferendolo gravemente. Ormai fuori pericolo, il 50enne avrebbe dichiarato di non poter "escludere che lui pensasse che se Chamila lo voleva lasciare era per colpa mia. O magari era geloso di me". Nasr, infatti, avrebbe messo in guardia Wijesuriya parlandole della vicenda giudiziaria che riguardava De Maria.