Greta Spreafico, la cantante scomparsa da 3 anni: la Procura chiede l’archiviazione dell’inchiesta per omicidio

La Procura di Rovigo ha chiesto l'archiviazione per Andrea Tosi e Gabriele Lietti indagati nell'ambito dell'inchiesta per omicidio preterintenzionale, distruzione e occultamento di cadavere aperta per far luce sulla scomparsa di Greta Spreafico, la cantante sparita il 4 giugno 2022 da Porto Tolle (Rovigo). Tosi era amico della donna mentre Lietti era l'ex compagno.
A renderlo noto è stata la procuratrice Manuela Fasolato attraverso un comunicato stampa. La richiesta di archiviazione è stata presentata il 9 luglio 2025 ed è attualmente all'esame del giudice per le indagini preliminari. Nel 2023 era già stato aperto un fascicolo d'indagine per sequestro di persona. Inizialmente era a carico di ignoti. Poi successivamente era stato iscritto Tosi al registro degli indagati. All'epoca, precisamente il 2 ottobre, era stata richiesta l'archiviazione perché non erano emersi elementi utili a sostenere l'accusa. Richiesta poi accolta dal giudice.
Il 17 maggio 2024, la Procura di Rovigo ha chiesto al Gip di riaprire nuovamente le indagini. Una scelta arrivata dopo che un'istanza di parte indicava alcuni luoghi su cui indagare nuovamente. In particolare un punto in cui ci sarebbe stato un rigonfiamento del terreno. Il giudice ha accolto la richiesta e le indagini sono ripartite con l'iscrizione di Tosi e Lietti al registro degli indagati per omicidio preterintenzionale, distruzione e occultamento di cadavere.
La Procura ha quindi perlustrato i luoghi indagati, fatto accertamenti su Tosi e i rapporti con Spreafico e sul luogo in cui si trovava il compagno al momento della scomparsa di Greta. Nel comunicato, la magistrata afferma che non è stato trovato alcun rigonfiamento del terreno citato nell'istanza e non sono stati trovati elementi utili e rilevanti per l'inchiesta. Da qui, la richiesta di archiviazione.
I consulenti della famiglia di Greta Spreafico, intanto, valutano di presentare opposizione alla richiesta di archiviazione sul caso. "Dopo tre anni non è emersa nessuna verità, né il corpo della donna né la vettura in suo uso sono mai stati ritrovati", hanno fatto sapere Nunzia e Davide Barzan, avvocato e consulente di parte, che sottolineano di non essere stati formalmente avvisati dello svolgimento di accertamenti tecnici irripetibili compiuti nel corso delle indagini riaperte nel 2024, e di aver già avviato l'iter per l'accesso al fascicolo. "È imprescindibile che ogni sforzo venga compiuto per colmare eventuali lacune investigative e per capire cosa sia accaduto nel corso degli accertamenti tecnici irripetibili. Riteniamo grave che, dopo anni di ricerche e numerosi atti istruttori, non si sia ancora giunti a una risposta concreta, né si sia dato pieno compimento all’istanza di verità e giustizia che la famiglia di Greta, i suoi conoscenti, gli amici e l’opinione pubblica meritano. Rinnoviamo la nostra piena disponibilità a collaborare con l’Autorità Giudiziaria affinché ogni pista venga esaminata con il massimo scrupolo. ".