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Giro di corruzione tra imprese funebri e obitorio: “Per vestire i morti di Covid sono 400 euro”

Per assicurarsi un morto Covid l’impresa funebre era pronta a pagare il dipendente dell’obitorio 400 euro. Lo svelano le intercettazioni dell’inchiesta della Procura che ha smascherato un sistema di corruzione tra un operatore dell’obitorio dell’ospedale Fatebenefratelli e due dipendenti di due onoranze funebri di Milano e Baranzate.
A cura di Giorgia Venturini
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"Per vestire un morto Covid il prezzo sale a 400 euro". Così riportano le intercettazioni dell'inchiesta della Procura che ha svelato un sistema di corruzione tra un operatore dell'obitorio dell'ospedale Fatebenefratelli e due dipendenti di due onoranze funebri di Milano e Baranzate: tutti e tre raggiunti ieri da tre misure cautelari interdittive emesse dal giudice per le indagini preliminari Stefania Donadeo. Secondo quanto riporta la Procura e poi citato da Repubblica, spettava agli operatori dell'obitorio "visionare più volte il registro dei defunti" e solo dopo "smistare le salme in stretta collaborazione con alcune agenzie funebri". E per fare questo c'era un vero e proprio giro di mazzette che arrivavano fino a 400 euro quando c'era un morto Covid.

L'accordo siglato con una stratta di mano e con della banconote

Durante una intercettazione il dipendente di una ditta chiamata a lavorare per alcuni giorni di novembre dello scorso anno durante la seconda ondata Covid ha spiegato di aver ricevuto indicazioni dai dipendenti dell'obitorio e un offerta di 200 euro. Offerta che questo dipendente avrebbe rifiutato. Tutto è iniziato dopo quattro esposti presentati alla polizia locale di Milano: qui venivano denunciati degli atteggiamenti "confidenziali" tra gli impresari delle onoranze e gli operatori dell'obitorio. Nel dettaglio: l'operatore obitoriale "comunicava i decessi che avvenivano in ospedale direttamente all'impresa funebre". Poi si rivolgeva ai famigliari che li indirizzava alle onoranze funebri, quelle che avevano pagato la mazzetta ai dipendenti dell'obitorio: l'onoranza funebre convinceva la famiglia proponendo loro inesistenti convenzioni con il Comune. Il giro di corruzione è stato ripreso anche dalle telecamere: una di queste ha filmato il momento in cui l'impresario stringe la mano all'operatore dell'obitorio consegnandogli una banconota. Così la ditta si assicurava il lavoro con i parenti della persona appena morta. Banconota dal valore maggiore se la morte era causata dal Covid.

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