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Giovanni Sgroi, sindaco e primario arrestato per violenza sessuale: spuntano le denunce di altre pazienti

Sono state sentite oggi con la formula dell’incidente probatorio due delle presunte vittime di Giovanni Sgroi, medico e sindaco di Rivolta d’Adda (Cremona) arrestato il 23 maggio scorso per violenza sessuale su almeno quattro pazienti. Gli abusi sarebbero avvenuti durante le visite mediche.
A cura di Francesca Del Boca
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Giovanni Sgroi (foto da Facebook)
Giovanni Sgroi (foto da Facebook)

Sono state sentite oggi con la formula dell'incidente probatorio due delle presunte vittime di Giovanni Sgroi, medico e sindaco di Rivolta d'Adda (Cremona) arrestato il 23 maggio scorso per violenza sessuale su almeno quattro pazienti. Le ragazze, difese tra gli altri dal legale Patrizio Nicolò, hanno ricostruito e confermato davanti alla gip Sara Cipolla gli abusi subiti dal professionista, 70 anni, nel corso di visite mediche avvenute prevalentemente in una clinica di Pozzuolo Martesana (Milano). Tra loro c'è anche la 24enne di Cernusco Sul Naviglio che per prima denunciò il medico, permettendo di far scattare le indagini.

Domani verranno sentite dagli inquirenti altre due giovani, che hanno raccontato di essere state toccate in maniera invasiva (e senza guanti) nelle parti intime durante le ecografie addominali. Dall'inchiesta coordinata dalla pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunta Letizia Mannella, sono emerse però nelle scorse settimane altre presunte vittime. Si tratta di cinque nuove denunce di casi avvenuti tra il 2012 e il 2016 nella Bergamasca, giunte dopo la diffusione della notizia dell'arresto. A queste si aggiunge anche la testimonianza di altre due ex pazienti che avrebbero subito violenza e denunciato il medico rispettivamente nel 1988 e nel 2010: in ambedue i casi, avvenuti a 20 anni di distanza, i fascicoli in Procura vennero però archiviati, e le indagini non andarono mai avanti. 

L'ex primario di Gastroenterologia, assistito dall'avvocato Domenico Chindamo, ha sempre respinto le accuse. Sposato e con una figlia 39enne, Sgroi si trova ora ai domiciliari per violenza sessuale aggravata: secondo la gip, infatti, ci sarebbe il pericolo di inquinamento delle prove per la "disinvoltura" con la quale Sgroi avrebbe contattato le pazienti e il pericolo di reiterazione "per la spregiudicatezza" e "l’assenza di autocontrollo". Nel mentre, il prefetto di Cremona Antonio Giannelli ha sospeso Sgroi dalla carica.

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